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VIAREGGIO - Stato d'emergenza per Vareggio, dopo l'esplosione alla stazione della notte scorsa. 'Lo decreteremo gia' nel prossimo Cdm', ha annunciato il presidente del Consiglio Berlusconi che ha visitato il luogo del disastro. Il governo - ha detto ancora Berlusconi - garantira' la ricostruzione del 100% delle case distrutte. Berlusconi e' stato accolto da applausi ma anche fischi e urla di 'buffone'. Appena arrivato nella sede del Comune di Viareggio è stato accolto da alcune centinaia di persone: alcuni lo hanno applaudito, ma in molti lo hanno fischiato urlando ripetutamente 'buffone'. La contestazione nei confronti del premier è proseguita anche dopo l'ingresso del Cavaliere nella sede del comune, che è stata blindata dalle forze dell'ordine. Delle circa 300 persone che si trovano davanti al municipio molti hanno ripetutamente urlato "Buffone buffone" all'indirizzo di Berlusconi, rivolgendogli anche offese. Davanti al comune si trova anche un gruppetto di sostenitori del Cavaliere, meno nutrito, che sta applaudendo nei suoi confronti. Al suo ingresso nella sede del comune Berlusconi non ha risposto alle offese limitandosi a salutare chi lo applaudiva. Nella piazza del comune le fazioni pro e contro Berlusconi si stanno sfidando a colpi di slogan. Il premier aveva effettuato un sopralluogo alla stazione dove la scorsa notte è esplosa una cisterna carica di gpl. Berlusconi si era soffermato con i vigili del fuoco chiedendo spiegazioni sul tipo di intervento che si sta realizzando ed è passato davanti alle abitazioni che sono crollate e dove si stanno cercando ancora alcuni dispersi. I dispersi, secondo l'ultimo bilancio, sono cinque; 16 i morti, tra cui tre bambini, 36 feriti, di cui 14 gravissimi. Evacuate in tutto 1.115 persone ma ora gli sfollati sono circa 300. Questo il bilancio, aggiornato alle 16,00, della strage alla stazione di Viareggio secondo i dati forniti dal sindaco di Viareggio Luca Lunardini, dalla protezione civile della Toscana e dalla direzione dell'Asl 12 Versilia. Undici corpi, tra cui quelli di due bambini, sono presso l'obitorio dell'ospedale della Versilia. Altri due stanno per esservi trasportati: sono stati localizzati ma il recupero è difficile. In un primo momento dall'obitorio avevano comunicato che i morti erano 13 perché già sapevano degli altri due in arrivo. Una donna ferita è poi morta nell'ospedale di Massa e un'altra in quello di Pisa. I decessi sono avvenuti tutti a causa delle gravi ustioni e la vastità delle ferite riportate. In gravissime condizioni ma ancora viva una bambina ricoverata a Roma, nell'ospedale Bambin Gesu' e data durante la mattinata per morta. Nei due ospedali pisani ci sono altri 5 feriti (2 uomini e 3 donne) che sono in pericolo di vita come altri 5 (quattro uomini e una donna) che si trovano all'ospedale di Massa. Tutti i feriti sono stati accolti al pronto soccorso dell'ospedale della Versilia. Da lì, grazie ai servizi dell'elicottero Pegaso e di un C-130 della Brigata aerea di Pisa, sono stati trasportati in altri ospedali. In particolare, un bambino è in gravi condizioni all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze (dove è stato operato d'urgenza). Tre ustionati - tra cui madre, figlia e un'altra persona - sono alle Molinette di Torino. Un ferito è stato trasportato al Galeazzi e uno al Niguarda di Milano, uno a Cesena, uno a Parma, due a Genova, uno a Lucca, uno a Carrara. Degli altri si è occupato l'ospedale della Versilia dove, al momento, ci sono 10 ricoverati, di cui due bambini. I due macchinisti alla guida del convoglio, ricoverati per accertamenti, sono stati dimessi. In città è stata segnata una zona rossa in cui è proibito l'accesso e chi non può tornare nelle proprie case è stato provvisoriamente sistemato in albergo. Il convoglio deragliato, composto in tutto da 14 vagoni, era partito dalla raffineria Sarpom, che ha sede a San Martino di Trecate (Novara), ed era diretto a Caserta. E secondo la testimonianza del consigliere regionale della Toscana Marco Montemagni (Gruppo misto) "e'erano due treni passeggeri in arrivo nei minuti immediatamente successivi all'incidente che ha provocato la strage nella stazione di Viareggio. Solo grazie alla velocità del capostazione i due treni sono stati bloccati". "Se quei treni fossero arrivati in stazione sarebbe stata una vera ecatombe - aggiunge Montemagni -. A bordo c'erano centinaia di passeggeri. Il comportamento del capostazione conferma che Ferrovie dello Stato deve desistere dalla sfrenata corsa verso l'automazione. Il fattore umano resta decisivo". CITTA' SCONVOLTA, TURISTI IN SPIAGGIA I viareggini tra la stazione, l'ospedale e il Comune, i turisti in spiaggia oppure a spasso sul lungomare in costume e pareo. Viareggio è oggi una città divisa in due: l'esplosione che ha squarciato la notte ha sconvolto la vita di questa cittadina: fin dai primi istanti successivi allo scoppio del gas fuoriuscito dal vagone cisterna la gente si è riversata in strada, per aiutare i soccorritori, per cercare i propri cari, oppure soltanto per paura. E con il passare delle ore il viavai è aumentato fino a quando davanti al municipio, dove è stato allestito il centro dei soccorsi, si é formata una piccola folla di alcune centinaia di persone, riunite in capannelli a raccontare quanto è accaduto. Diversa l'atmosfera sul lungomare dove i turisti, la maggior parte stranieri, erano quasi gli unici presenti. Come in spiaggia, tra un beach-volley, un bagno e un po' di tintarella. BERTOLASO,2 GIORNI PER OK CIRCOLAZIONE Tra due giorni dovrebbe essere riattivata la linea ferroviaria dopo l'incidente alla stazione di Viareggio. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sottolineando che "ci vorranno almeno ventiquattr' ore per svuotare dal gas le cisterne e altre ventiquattro per riattivare la linea ferroviaria". Quanto alla ricerca dei dispersi, il capo della Protezione civile ha aggiunto che si scaverà fin quando "non avremo la certezza che non vi saranno più persone" e ha ribadito che il numero delle vittime è probabilmente destinato a salire in quanto qualcuno dei feriti non ce la farà. TRENITALIA, MODIFICHE A PERCORSI A causa dell'incidente di Viareggio, la circolazione ferroviaria sulla Direttrice Tirrenica è interrotta tra le stazioni di Pisa e Forte dei Marmi. Le Fs hanno quindi adottato provvedimenti di circolazione alternativa per i treni interessati. Ecco il programma: per quanto riguarda i treni a media e lunga percorrenza, al momento sono 12 quelli deviati, 17 i convogli che hanno subito limitazioni di percorso e sostituiti parzialmente con bus, 7 quelli cancellati. I ritardi per i convogli diretti da Sud verso Torino sono compresi tra i 60 e i 240 minuti. Questo perché i treni, una volta giunti a Pisa, vengono deviati in direzione Firenze per poi continuare verso Bologna, Piacenza, Alessandria e Torino. Tra Bologna e Piacenza alcuni treni hanno subito ulteriore ritardo a causa di un suicidio mortale tra le stazioni di Rubiera e Modena. I treni della Direttrice Tirennica che servono la Liguria e il Piemonte meridionale subiscono ritardi medi di 60 minuti in quanto i convogli della lunga percorrenza provenienti da Torino vengono attestati a La Spezia e quelli in arrivo da Roma a Pisa. Tra Pisa e La Spezia sono i bus sostitutivi a garantire la mobilità. E' stato attivato, inoltre, il numero verde gratuito 800 892021 per tutte le informazioni sulle modifiche del percorso dei treni. Ulteriori informazioni, costantemente aggiornate, saranno disponibili su i new media del Gruppo Fs, FSNews Radio e FSNews, che daranno ampio spazio ai provvedimenti di circolazione alternativa. Il Gruppo FS ha istituito un'Unità di Crisi Nazionale che coordina costantemente i centri operativi dislocati sul territorio, in sintonia con i provvedimenti adottati dalla Protezione Civile. PAPA, DOLORE CHE COLPISCE L'INTERA CITTA' Appresa la notizia dell'incidente alla stazione di Viareggio, Benedetto XVI esprime "profonda partecipazione" al "dolore che colpisce l'intera città'" e mentre prega "per quanti sono tragicamente morti" invoca "la guarigione per i feriti". Il papa lo scrive in un telegramma inviato all'arcivescovo di Lucca, mons. Benvenuto Castellani e reso noto dalla sala stampa vaticana. Condividi