SAN GIUSTINO - Si è insediato questa sera nella sala consiliare del palazzo municipale il Consiglio comunale dopo la recente tornata amministrativa che ha confermato il sindaco Fabio Buschi alla guida del Comune. Dopo la cerimonia di giuramento che si è svolta di fronte ad una sala gremita di persone, e l’ufficializzazione dei capigruppo (Stefano Magrini per il Centrosinistra per San Giustino, vice Sandra Mazzoni; Luciana Veschi per il Centrodestra per San Giustino, vice Pierluigi Leonardi) il Consiglio ha proceduto all’elezione del presidente del Consiglio comunale.
il presidente del Consiglio: Elisa Mancini
Il Centrosinistra per San Giustino per voce del capogruppo Stefano Magrini ha proposto Elisa Mancini come candidata alla presidenza del Consiglio «dando un segnale di novità nell’ambito della continuità di chi ha precedentemente governato, al contempo dando un segnale di forte presenza femminile». Il Centrodestra per San Giustino per voce del capogruppo Luciana Veschi ha contro-proposto Flavia Buzzini per la «sua esperienza già maturata nel Consiglio» polemizzando sul fatto che «il Centrosinistra non ha coinvolto l’opposizione nel percorso di scelta del Presidente del consiglio». L’operazione di spoglio su 20 presenti ha rilevato 13 voti a favore di Elisa Mancini e 7 voti per la Buzzini. Appena insediata la Mancini si è proposta come «garante di tutti i componenti del Consiglio».
giunta comunale
Quindi il sindaco Fabio Buschi ha nominato i componenti della giunta.
Silvia Dini vicesindaco ed assessore con delega Lavori Pubblici, Trasporto pubblico, Ambiente, Mobilità alternativa, Protezione civile e turismo.
Leonardo Scateni assessore con delega Urbanistica, Edilizia Pubblica e Privata, Aree produttive, Energie alternative, Sviluppo, Agricoltura, Polizia municipale, Sicurezza cittadini.
Massimiliano Manfroni deleghe Servizi socio assistenziali, Politiche della famiglia, Promozione sociale, Solidarietà, Politiche scolastiche, Politiche d’integrazione e attività sportive.
Roberto Panico deleghe al Bilancio Finanza e tributi, Sviluppo Economico, Commercio, Politiche attive del lavoro.
Stefania Ceccarini deleghe alle Politiche culturali, Grandi Eventi, Innovazione Informatica, Politiche giovanile, Pari opportunità, Servizi demografici.
Dopo la nomina il vicecapogruppo di Centrodestra per San Giustino Leonardi ha promesso opera di controllo su eventuali conflitti tra le persone appena nominate assessore.
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO
Quindi il sindaco ha illustrato le linee programmatiche del secondo mandato attraverso i seguenti punti
Un nuovo patto tra Comune e Cittadini: «Occorre chiedere un ulteriore impegno al mondo del volontariato e dell’associazionismo. Infatti la crisi economica ci impone di trovare risposte ad esigenze importanti delle classi più colpite in quanto gli enti locali si trovano sprovvisti delle necessarie risorse. Di conseguenza tutto il mondo dell’associazionismo, del terzo settore, del volontariato in generale collaborerà con il settore pubblico nella predisposizione di interventi idonei a soddisfare i nuovi bisogni della nostra popolazione. L’idea di sussidiarietà orizzontale, vale a dire la collaborazione tra pubblico e privato nel porre in atto alcuni servizi di pubblica utilità».
Partecipazione da «attivare attraverso pratiche inclusive connesse alla gestione della cosa pubblica, al fine di assicurare trasparenza dell’azione amministrativa, e la pratica del Bilancio partecipativo. La riorganizzazione interna della macchina comunale dovrà produrre una ulteriore riqualificazione della spesa, con particolare attenzione ed analisi rispetto a costi e benefici dei servizi erogati. Rigore e trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche nonché stili di vita e comportamenti ispirati a sobrietà e pari opportunità». Tra le proposte quella di «mantenere un contatto a scadenze fisse, almeno trimestrale, con la popolazione sulle macro aree sulle quali agisce il comune: servizi alla persona, rapporto con il territorio, bilancio e tariffe».
Servizi alla persona: «Uno stato sociale da aggiornare ed in grado di accogliere i nuovi bisogni emergenti (anziani, famiglie monoreddito, diversamente abili, migranti). Ciò è possibile attivando la partecipazione del privato sociale, del terzo settore e delle associazioni di volontariato per ridefinire caratteri e priorità e per incentivare le loro potenzialità di integrazione del sistema pubblico. Lo stato sociale locale, a fronte dell’intensità ed asprezza della crisi che sta determinando un arretramento delle condizioni delle famiglie è oggi chiamato a svolgere un ruolo di intervento, attrezzando risposte per le fasce più colpite, garantendo servizi e sostegni attraverso politiche differenziate di tariffe».
Beni comuni e servizi pubblici locali: «Confermiamo il principio della proprietà pubblica delle reti e della loro non alienabilità e del ricorso a gare di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi. In ogni caso proponiamo strumenti e forme di partecipazione e controllo dei cittadini sulla qualità e le tariffe dei servizi erogati, anche attraverso la costituzione di consigli di gestione territoriale».
Altra questione di rilievo è l’impegno da proporre nel campo delle infrastrutture: «Pertanto individuando come priorità per lo sviluppo della nostra comunità: lo sfondamento verso la Toscana della Ferrovia Centrale Umbra, la realizzazione della E78 (Due Mari) che dovrà coniugare l’interesse preminente della qualità della vita e della tutela dell’ambiente con le giuste ragioni dello sviluppo economico».
Urbanistica e territorio: «L’economia, la sicurezza e la vivibilità di San Giustino si fondano sul territorio: la sua conservazione, manutenzione e salvaguardia, assieme ad un suo uso equilibrato sono dunque obiettivi particolari che continueranno a perseguire. È necessario ridurre al minimo l’uso e consumo del territorio: si dovrà costruire meno e meglio, puntando sulla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e rivitalizzando i centri storici. Il paesaggio deve accrescere il suo carattere di valore fondante per San Giustino. Occorre ripensare il nostro territorio partendo prima dalle reti, materiali ed immateriali, e dalle strutture dei suoi servizi, definendo successivamente gli spazi da destinare all’edificazione; investire nell’edilizia biologica incentivando cittadini ed imprese ed investire in nuove tecnologie.
Lavori pubblici: la priorità sarà data agli interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, attuando le modalità di intervento previste nel Piano Regolatore.
Politiche ambientali: Fatto salvo l’obiettivo generale di ridurre comunque la produzione di rifiuti, prioritaria per San Giustino dovrà continuare ad essere l’attività di raccolta differenziata. L’obiettivo di accrescere ulteriormente la raccolta non deve rappresentare un traguardo finale ma, stante i livelli attuali, una tappa importante e straordinaria per giungere ad ulteriori e più significativi obiettivi. L’energia pulita rappresenta un’altra grande sfida che abbiamo di fronte anche a San Giustino. In particolare si dovrà: sostenere lo sviluppo di nuove filiere imprenditoriali e nuove competenze professionali; incentivare il risparmio e l’efficienza energetica e continuare a sostenere lo sviluppo di fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, eolico, biomasse); definire un piano della mobilità che riduca il ricorso all’auto; promuovere la certificazione energetica degli edifici con incentivi e sgravi fiscali; dotare tutti gli edifici di proprietà pubblica di fonti energetiche rinnovabili».
La sicurezza e la qualità della vita: sulla sicurezza «proponiamo una politica complessiva ed integrata per un impegno comune contro la criminalità. Intendiamo continuare a favorire il coinvolgimento diretto di tutti gli organi dello Stato precisando che prevenire, reprimere e punire sono compiti dello Stato. Continueremo a dotare il territorio di programmi locali di sicurezza che integrino la prevenzione e tengano conto delle conseguenze della criminalità organizzata, con politiche urbanistiche che favoriscano al meglio la qualità delle relazioni sociali, economiche e culturali e promuovendo sistemi di controllo del territorio con la realizzazione di sistemi informatici».
Politiche Culturali, Turistiche e Sportive: «Elaborare con le realtà associative che portano avanti, nel territorio, un progetto di cultura democratica e partecipativa, momenti concreti che esaltino le capacità creative e produttive presenti nella società. Compito primario della prossima amministrazione sarà quello di farsi interprete della necessità assoluta di fornire strumenti, come spazi espositivi, ed occasioni confronto e di riflessione nei vari ambiti, rilanciando la cultura quale collante costitutivo del nostro territorio. Definire inoltre un accordo con le soprintendenze ai beni culturali e gli altri soggetti operanti nel settore che consente di aumentare i giorni di visita al Castello Bufalini. Villa Graziani in primo luogo, destinata a divenire sede del Museo Pliniano attraverso l’imminente costituzione di una Fondazione che, da una parte gestirà i locali e gli spazi circostanti, dall’altra assicurerà la piena fruibilità del bene per cittadini, enti, associazioni che a vario titolo ne faranno richiesta. La tutela e la fruibilità di questi beni insieme al Museo del tabacco, alla Cripta protoromanica, al mulino cinquecentesco dei Renzetti, all’Abbadia di Uselle del XII secolo, unitamente alla valorizzazione della rete sentieristica, sarà ulteriormente accresciuta dal reinserimento dei nostri beni in un progetto più ampio che vede coinvolti anche gli altri enti regionali di promozione culturale. Sul settore sportivo sosteniamo con forza la pratica come veicolo di formazione insostituibile per giovani e adulti garantendo costi di accesso adeguati. Tutto ciò sarà facilitato da un’attenta opera di sensibilizzazione presso le nostre scuole. La priorità è dare seguito all’opera di valorizzazione e messa in sicurezza delle strutture scolastiche, opere che hanno visto cospicue risorse investite negli ultimi cinque anni».
Le critiche di centrodestra per San Giustino: Tramite il capogruppo Veschi il Centrodestra per San Giustino ha mosso numerose critiche sul contenuto delle stesse puntando l’indice «sui tempi lunghi di definizione della giunta, sulla mancata partecipazione per l’elezione del presidente del Consiglio» invitando la nuova giunta «nel futuro ad una massima partecipazione». Sui beni comuni e servizi pubblici locali aumenta il costo dei servizi (come nettezza urbana), polemiche sulla gestione dell’edilizia.
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