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GUBBIO - Il sindaco Goracci è stanco di attendere la realizzazione del nuovo tratto della S.S. 219 Osteria del Gatto Montecorona nel tratto tra Madonna del Ponte e Mocaiana e ha rotto gli indugi rivolgendosi con una lettera al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, alla Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e al Presidente Anas Pietro Ciucci per sollecitare un intervento che tarda da troppo tempo. Questo il testo della missiva: «Illustri interlocutori, capisco che per il Ministro e il direttore Anas (non per la Presidente che conosce bene la storia e i problemi del “nostro” territorio) il problema che sto per sottoporre può sembrare piccolo e irrilevante, ma per una comunità quale è quella eugubina è vitale, decisivo per la sicurezza, per la qualità della vita e per le possibilità di sviluppo. Mi riferisco alla ormai ultradecennale questione della vicenda della realizzazione del nuovo tratto di S.S. 219 Osteria del Gatto Montecorona tra Madonna del Ponte e Mocaiana. Dopo le tante vicissitudini che gli interlocutori o certamente i loro collaboratori e i loro uffici preposti ben conoscono, che hanno visto rimpallarsi, ruoli, responsabilità, dopo le tante proteste SEMPRE CIVILI E PROPOSITIVE fatte e organizzate da tutte le istituzioni e da molti soggetti a partire dal Comitato Pian d’Assino, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 ci veniva formalmente comunicato che c’era un’impresa che si era aggiudicata la gara di appalto e che entro l’estate si sarebbero viste le ruspe in azione. Ora apprendiamo da organi di informazione che il Tar dell’Umbria, accogliendo il ricorso di una decina di proprietari di terreno confinante con il nuovo tracciato, ha “bloccato” le procedure e…anche i lavori?! Le popolazioni della zona interessata e la comunità eugubina intera sono allarmate e incredule. Non siamo esperti di “burocrazia” e di procedure legate ai giudizi che i tribunali amministrativi emanano, sappiamo che le sentenze vanno rispettate e applicate. Nemmeno ci interessa disquisire se l’ “egoismo” di pochi fa premio sulle vitali esigenze di una comunità di 33.000 abitanti, chiediamo la cosa più ovvia e banale, ma che sembra per questa strada l’impresa delle imprese, e cioè di risolvere immediatamente il problema. Parliamo di un tratto, che nella politica di investimenti e interventi dell’Anas, è in proporzione pari al ruolo che ha un piccolissimo neo su un corpo umano. Modi e forme le attivino i soggetti in indirizzo, quello che certo non è immaginabile è che si possa attendere oltre per la partenza dei lavori. Chiediamo ai soggetti in indirizzo un incontro immediato e la conferma che entro l’estate i lavori per stralci funzionali o comunque per le parti non coinvolte nel ricorso possano partire. Vogliamo risposte e non ipotizzare un autunno caldo sul piano delle proteste. Certi di un favorevole riscontro e a Vostra completa e immediata disposizione per l’auspicabile e urgente incontro si porgono i più cordiali saluti.» Condividi