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PERUGIA - Un tunisino di 17 anni e' stato arrestato a Perugia per una rapina ai danni di uno studente originario degli Usa al termine di un'indagine condotta dalla squadra mobile e dalla volante della questura. Sul volto del giovane era stato spruzzato del liquido caustico che gli aveva provocato lievi lesioni. Lo straniero e' accusato anche di un'altra rapina, ai danni di una studentessa italiana. Episodio per il quale la squadra volante aveva subito arrestato un marocchino di 21 anni. Entrambi gli episodi sono avvenuti in via dei Priori. La rapina ai danni della studentessa italiana era stata compiuta il 27 gennaio scorso da due stranieri che l'avevano sbattuta contro una serranda e poi trascinata per un breve tratto, riuscendo a sottrarle quanto aveva nella borsa. In zona si trovava pero' una pattuglia della volante che aveva subito bloccato il marocchino. La squadra mobile ha quindi approfondito gli accertamenti, indagando in particolare sulle amicizie dello straniero. Sono cosi' risaliti al tunisino nei confronti del quale ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare il gip presso il tribunale dei minorenni. Secondo gli investigatori il minorenne e' responsabile anche della rapina compiuta nella notte tra il 24 e 25 gennaio ai danni di uno studente americano sempre in via dei Priori. In quella occasione il giovane straniero venne minacciato dai due aggressori con una bottiglia contenente una sostanza caustica. Parte venne poi gettata sul visto del giovane statunitense che subi' delle lievi lesioni poi medicate in ospedale. Alla rapina aveva partecipato anche un altro giovane sul quale sono in corso indagini della squadra mobile. Il tunisino minorenne e' stato invece rintracciato dalla volante in uno scantinato di via del Macello utilizzato come ricovero dagli stranieri. Agli agenti ha fornito false generalita' ma e' stato ugualmente riconosciuto in base alle foto segnaletiche e arrestato. Nel locale la polizia ha anche recuperato un involucro con circa due grammi di eroina, portafogli, caricabatteria e altro materiale ritenuto dagli investigatori di provenienza furtiva. Condividi