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CITTA' DI CASTELLO - “In Corea abbiamo tutto ma non Raffaello”: si è concluso in modo informale l’incontro tra il sindaco Fernanda Cecchini ed una delegazione della Corea del Sud, ospite della Bottega Artigiana Tifernate, cui sono stati commissionati per il museo di Seul cinquantuno affreschi del Rinascimento italiano. Per visionare lo stato dei lavori, sono giunti a Città di Castello il sindaco di Daejeon, Hong - chul Yum, il direttore di Asia Museum, Jae – Heung Lee e Yoon Jong Park, presidente dell’associazione chiamata “Medici Culture Group” in onore del nobile e storico casato fiorentino. I tre soggetti stanno lavorando nell’ambito di un progetto governativo all’allestimento dell’ala che il museo della capitale dedicherà al Quattrocento italiano, che in questo periodo sta suscitando un notevole interesse da parte di studiosi e opinione pubblica coreana. “Abbiamo una grande ammirazione per il vostro patrimonio storico e artistico” ha dichiarato il sindaco Hong - chul Yum, intenzionato “ad estendere i rapporti culturali con l’Italia a partire da Città di Castello. Stiamo lavorando perché tra i nostri due paesi possano strutturarsi dei canali stabili a partire dal linguaggio universale del bello”. Il committente ufficiale del laboratorio tifernate è l’Asian Museum, presente con il direttore Heung Lee: “Abbiamo scelto di affidare l’incarico alla Bottega Artigiana solo dopo un’ampia disamina tra le aziende specializzate a livello internazionale. Il procedimento e la fedeltà nella riproduzione dei dettagli ha determinato la decisione di affidarci ai fratelli Lazzeri, la cui perizia nasce e si esprime in una terra ricca di capolavori e patria dei maestri del Quattrocento”. Artefice a San Francisco della riproduzione della Porziuncola di Assisi, la Bottega Artigiana Tifernate lavora da venti anni, avvalendosi dei materiali e dei procedimenti desunti dai ricettari delle botteghe del XIV e del XV, attraverso un metodo brevettato di “pictografia”. Gli affreschi per il museo di Seul, ormai in via di ultimazione, hanno dimensioni consistenti (con base di due o tre metri) e attengono alle opere maggiori di Michelangelo, Raffaello, Piero della Francesco, con un’attenzione particolare al ciclo umbro (da Signorelli al Pinturicchio). “Medici”, l’associazione coreana che sostiene culturalmente l’iniziativa, ha sottolineato attraverso il presidente Jong Park “il carattere internazionale dell’organismo che vuole promuovere la collaborazione tra nazioni, attraverso una reciproca disponibilità a condividere risorse umane e tecnologiche”. L’ala del Rinascimento italiano nel museo di Seul sarà inaugurata il prossimo 13 settembre dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che sottoscriverà una lettera di intenti per promuovere lo scambio culturale e scientifico tra Italia e Corea. In questo ambito anche il sindaco Cecchini e i rappresentanti istituzionali ospiti hanno firmato il documento nella quale si ribadisce che l’arte, la scienza, la ricerca sono considerati strumenti fondamentali per l’amicizia e la fratellanza tra i popoli”. “L’occasione è servita a ricordarci, se mai ce ne fosse bisogno, che abbiamo il privilegio di vivere circondati da un patrimonio artistico, che tutti ammirano” ha commentato il sindaco Cecchini “Città di Castello partecipa di questo primato e si colloca per storia e impronta architettonica nell’alveo del Rinascimento. E forse non è un caso se proprio Città di Castello ospita l’azienda leader nella riproduzione dell’affresco, una delle tecniche simbolo del periodo. La commessa avuta dalla Bottega tifernate è dunque anche un riconoscimento importante per le eccellenze locali perché dimostra che è possibile dominare la globalizzazione puntando sulla qualità e sull’innovazione, sfidare i mercati internazionali, senza snaturare o rinnegare la vocazione artigianale del territorio. Infine ritengo importante aprirsi a nuove culture, ad esperienze lontane da noi, per geografia e vicende: credo che farlo sotto il segno dell’arte sia il viatico migliore”. Condividi