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ROMA - In tempo di crisi, la laurea in ingegneria ancora paga. Sono infatti gli ingegneri, con l'81,3%, a registrare il maggior numero di occupati a tre anni dalla laurea. Molto meno bene va, invece, a chi si laurea in medicina (24%), che di solito continua a studiare, e a chi si laurea in giurisprudenza (38,1%), in educazione fisica (45,8%), in geo-biologico (46,7%) e in letterario (48,6%). A tre anni dal titolo di studio, in genere, ha un'occupazione il 73,2% dei laureati (74% nel 2004), sia che abbia frequentato corsi lunghi sia per i corsi triennali. Lo rileva l'Istat che ha condotto nel 2007 un'indagine a tre anni dalla laurea su 260.070 laureati, di cui 167.886 in corsi lunghi e 92.184 triennali. VA MENO BENE ALLE DONNE E AL SUD - Fra chi ha un lavoro continuativo dopo la laurea, il 60,3% è uomo, il 53,3% è donna; il 66,3% risiede al Nord contro il 43,4% del mezzogiorno e del 53,6% del centro. Le migliori performance si registrano negli atenei del nord Italia. DOPO IL TRIENNALE SI CONTINUA A STUDIARE - Dopo tre anni, il 37,2% ottiene il titolo di secondo livello, il 15,6% frequenta un altro corso di laurea specialistica. Oltre il 50% dei laureati triennali, dopo tre anni dal conseguimento titolo di studio, è ancora impegnato in un biennio specialistico. Le migliori performance occupazionali riguardano le professioni infermieristiche (72,4%), le scienze tecnologiche informatiche (66,4%); al di sopra il 60% anche Scienze della mediazione linguistica e Disegno industriale. Ai livelli più bassi i gruppi giuridico (21,9%), geo-biologico (31,3%), psicologico (32,2%) e letterario (35,5%). LAVORO E' OK PER INGEGNERE MECCANIC - Fra le lauree in ingegneria spicca la specializzata in meccanica (88,9%), in telecomunicazioni (88,1%), in chimica (84,9%). Buoni anche i livelli dei laureati in farmacia (82,5%), in economia aziendale (76,3%), odontoiatria e protesi dentaria (75,4%). A tre anni dalla laurea, la gran parte di quanti svolgono un lavoro iniziato dopo il titolo è occupato in un'attività continuativa: il 91,1% dei laureati nei corsi lunghi e il 92% dei triennali. Per lavori a termine le percentuali sono 37,1% e 44,8%; il part-time riguarda un occupato su 7, senza distinzioni di laurea. DOPO UN ANNO DALLA LAUREA - Entro il primo anno, è occupato il 30,2% dei laureati dei corsi lunghi e il 37% dei laureati triennali. Ad un anno invece, le percentuali si ribaltano e diventano, rispettivamente, 56,9% e 52,2%. Anche successo per gli ingegneri che ottengono il 74,1%. LAUREATI LUNGHI CORSI GUADAGNANO DI PIU' - I giovani che svolgono un lavoro continuativo iniziato dopo la laurea guadagnano in media circa 1.300 euro; 1.310 per i corsi lunghi, 1.293 per i triennali. Tra i laureati nel 2004, guadagnano di più quelli del gruppo medico (1.881 euro), dei gruppi ingegneria (1.466 euro), economico-statistico (1.360 euro) e chimico-farmaceutico (1.352 euro). Lo stipendio mensile dei laureati del gruppo medico, in particolare, è superiore di quasi 800 euro a quello dei laureati del gruppo insegnamento che registrano il guadagno più basso con una retribuzione media di 1.094 euro al mese. Le remunerazioni degli uomini risultano sempre più elevate rispetto alle donne, mediamente del 18%. LAUREA RICONOSCIUTA PER MEDICI E INGEGNERI - I medici nella quasi totalità dei casi e 83 ingegneri su 100 sono occupati in lavori che richiedono la laurea; bene anche i laureati nei gruppi chimico-farmaceutico (94%). Al contrario, trovano lavori nei quali il titolo non è richiesto oltre 6 laureati su 10 dei gruppi giuridico e letterario. Condividi