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Mario Giovanetti Assessore regionale all’energia e alle attività produttive TERNI - Di quale miracolo parla Baldassarre? In perfetto stile berlusconiano ho appreso dalla stampa che il candidato del centro destra parla di 2000 posti in più per Terni grazie all’aiuto di un suo caro amico. Se il suo caro amico è l’amministratore di una società come l’Acea, quotata in borsa, con importanti impianti nella provincia di Terni dovrebbe anche sapere che fra diretti, dell’impianto ex Terni Ena, e indiretti, dell’impianto SAO di Orvieto, la società di cui parla ha 75 dipendenti in provincia di Terni. Da dove arriverebbero gli altro 1925? Quante discariche ed impianti servirebbero? Terni ha già conosciuto una stagione in cui furono autorizzati ben 3 inceneritori nella conca ternana. È altresì irresponsabile, tirare in causa, in una campagna elettorale per scegliere la guida della città, rapporti amicali e peggio società quotate in borsa senza conoscere nulla dei rapporti industriali che il governo regionale e la città hanno costruito in questi anni. I cittadini di Terni sanno distinguere la becera propaganda dalla concretezza di chi si è impegnato sullo sviluppo della filiera del riuso dei materiali, del risparmio energetico, delle fonti rinnovabili, della semplificazione impiantistica e dell’ammodernamento tecnologico. Tutti progetti contenuti nel programma di Di Girolamo e supportati dal nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Lavoreremo dal 23 giugno perché insieme al Comune di Terni si concretizzino gli importanti accordi già stipulati per lo sviluppo della filiera agroindustriale e della chimica verde per dare concretezza a quel polo del riuso e del riciclaggio di cui si è parlato diffusamente in campagna elettorale e nelle istituzioni. Un consiglio, la campagna elettorale può essere una cosa seria e utile per capire meglio come i cittadini devono scegliere. La serietà e la sobrietà è un criterio fondamentale per guidare una istituzione importante come il Comune di Terni. I miracoli lasciamoli annunciare nei salotti televisivi di Vespa, i ternani sono abituati a ragionare e a riconoscere la differenza. Condividi