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Tira un'aria sempre più pesante per le lavoratrici di Euroservice. Dopo il mancato incontro presso l'assessorato alle Attività produttive tra la stessa cooperativa di Castiglione del Lago, Nestlè e la Regione, Euroservice ha comunicato al sindacato di essere stata convocata domani (mercoledì 10 giugno) da Nestlè per “comunicazioni urgenti” da parte della multinazionale. Comunicazioni che – dalle indiscrezioni trapelate – sembrano essere tutt'altro che positive. Pare infatti che Nestlè non voglia più avvalersi della collaborazione della cooperativa di Castiglione del Lago, ma affidare ad altri la lavorazione, magari fuori regione. “Sarebbe un comportamento inaccettabile – dichiara il segretario generale della Flai-Cgil dell'Umbria, Vincenzo Sgalla – ieri abbiamo dovuto fare un'assemblea drammatica con le lavoratrici di Euroservice che a meno di un mese dall'inizio della campagna produttiva si trovano senza lavoro e senza protezione sociale”. “E' una barbarie che non intendiamo subire né accettare passivamente”, afferma ancora Sgalla che poi avverte: “Nestlè ed Euroservice devono sapere che per quanto ci riguarda vanno mantenuti i livelli occupazionali storici. 150 sono le lavoratrici impiegate all'Euroservice, e 150 devono rimanere”. Dopo l'incontro di mercoledì se questa posizione non verrà accolta dalle due aziende la Cgil intende intraprendere “una nuova lotta sindacale” che rientrerà “a pieno titolo nella vertenza già aperta con Nestlè a livello nazionale”. “Hanno venduto Buitoni, Motta e Alemagna e ora vogliono chiudere Euroservice - conclude il segretario regionale della Flai – se questo comportamento da parte della multinazionale non cambierà, la nostra mobilitazione si intensificherà, arrivando fino a Ginevra, per testimoniare la ferma opposizione dei lavoratori italiani di Nestlè a queste scelte inaccettabili”. Condividi