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Pressato da ogni parte, dalla Regione dell'Umbria e dai sindacati in primo luogo, il governo nazionale mostrerebbe i primi segnali di cedimento, complice, assai probabilmente, anche l'allarme suscitato nello schieramento di centro destra folignate dal moltiplicarsi delle proteste nei confronti di un provvedimento iniquo ed affrettato che oltre tutto va a compimento nel momento meno opportuno, in piena campagna elettorale e nel bel mezzo di una crisi economica che ha avuto ripercussioni pesantissime particolarmente nelle aree dell'Umbria e delle Marche che furono segnate dal sisma del 1997. Così questa sera l'annuncio dato dal candidato sindaco di Foligno per il centro destra, Daniele Mantucci, che in una nota parla di un "possibile" spiraglio che si sarebbe aperto per l'avvio della restituzione della busta pesante il cui termine è attualmente fissato al 16 giugno 2009. Al riguardo lo stesso Mantucci ipotizza uno slittamento al 31 dicembre secondo quanto comunicatogli "informalmente" dal Ministero delle Finanze. E qui c'è da fare una prima notazione di metodo: la richiesta di spostare il termine è stata avanzata ufficialmente dalla Presidente della Regione, ma il Ministero ignora completamente chi rappresenta l'Umbria dal punto di vista istituzionale, e informa delle sue intenzioni un privato cittadino, com'è ancora Daniele Mantucci, anche se candidato a rivestire il ruolo di primo cittadino di Foligno. Questo ci da l'idea di quale sia la considerazione nutrita dal centro destra a tutti i livelli, quindi anche nazionale, per i ruoli istituzionali. Seconda notazione: la comunicazione in oggetto è stata trasmessa a Mantucci, come egli stesso ammette, ancor prima che sia stata apposta la firma al relativo decreto, atto che renderà reale lo slittamento che per ora solo "possibile". Quando questo atto assolutamente necessario avverrà Mantucci non ce lo dice e domani intanto iniziano le operazioni di voto e quindi anche il silenzio di rito, con il pericolo che "passate le feste..." con tutto quel che segue. Condividi