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PERUGIA - Ha escluso la possibilita' di una contaminazione dei reperti biologici al centro dell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher la genetista Francesca Torricelli sentita come consulente di parte civile per la famiglia della studentessa inglese nel processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox. Ha inoltre sostenuto che e' del giovane pugliese il Dna individuato sul gancetto del reggiseno della vittima. Al termine della deposizione dell'esperta l'udienza e' stata rinviata a domani per sentire i genitori e la sorella di Mez. La Torricelli, parlando con i giornalisti, ha definito ''improbabile'' l'ipotesi di una contaminazione per trascinamento. Ha quindi sostenuto che quello sul gancetto ''non e' certo recuperato da delle cellule''. La genetista ha poi sottolineato la correttezza del lavoro svolto dalla polizia scientifica. ''Ha utilizzato - ha spiegato - tutte quelle procedure che vengono utilizzate nei laboratori impegnati in ambito forense''. Da parte loro i familiari di Meredith Kercher hanno fatto sapere di essere venuti a Perugia ''non per odio ma per avere giustizia''. Lo hanno riferito al termine dell'udienza di oggi gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna che li rappresentano come parte civile. Domani mattina Johan, Arline e Stephanie Kercher testimonieranno davanti alla Corte d'assise di Perugia. Riferendosi alle deposizioni dei propri consulenti, l'avvocato Maresca ha sottolineato che questi ''hanno confermato l'impianto della polizia scientifica e della squadra mobile''. ''Hanno anche portato ulteriori tasselli scientifici - ha aggiunto - perche' le deduzioni offerte oggi ai giudici dai professori Gianaristide Norelli e Francesca Torricelli sono motivate con argomenti scientifici''. In particolare il legale ha ricordato che secondo il proprio consulente medico-legale ''la lesione da arma bianca al collo della vittima non sia stata finalizzata in quel momento alla morte''. ''Piuttosto l'attivita' lesiva che voleva portare al decesso - ha proseguito - era, secondo il professor Norelli, quella del soffocamento mediante il blocco della respirazione da bocca e naso, anche se ritiene ci sia inoltre pressione sul collo. Una successione di lesioni che per il nostro consulente va vista come un continuum. Condotte - ha concluso Maresca - durate comunque non poco''. ''Faremo istanza per una 'superperizia' perche' rimangono punti di contrasto scientifici, non certo faziosi o oltranzisti'': ha invece sffermato l'avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori di Amanda Knox, al termine dell'udienza di oggi. Secondo il legale un esame disposto dal collegio giudicante ''e' l'unica strada per aggiustare le cose processualmente''. ''Le posizioni rimangono immutate - ha spiegato Ghirga - riguardo alle questioni genetiche e le obiezioni rimangono le stesse. Adesso sentiremo i nostri consulenti e poi faremo l'istanza (per la superperizia - ndr) come si e' sempre detto''. Riguardo alla presenza in aula dei familiari di Meredith, Amanda - ha detto il suo difensore - ''ne ha preso atto''. Condividi