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PERUGIA – I luoghi di internamento e i campi di lavoro creati dal Fascismo durante la Seconda guerra mondiale, dove vennero rinchiusi i prigionieri jugoslavi a Collecroce di Nocera Umbra, Colfiorito e Campello sono stati scelti dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc) per una iniziativa rivolta agli studenti umbri e montenegrini, intitolata “Memorie contigue, viaggio dai luoghi dell'internamento alle vie per la libertà”. Gli Scout studenti delle città montenegrine di Podgorica e Bar e i colleghi coetanei delle scuole di Nocera Umbra seguiranno insieme, dal 29 al 31 maggio, un percorso verso una cittadinanza sovranazionale consapevole e partecipata, nell'ottica di un approccio alla storia e alla memoria che le trasformi da terreno di conflitto a luogo culturale di collaborazione, di conoscenza reciproca e di crescita. I ragazzi montenegrini – spiegano dall'Isuc - sono discendenti di coloro che, nel 1942-1943, furono prelevati dalle loro case e deportati, da uno stato fascista occupante, nelle montagne del nocerino e del folignate, a vivere in condizioni difficili, privati delle libertà fondamentali. I ragazzi umbri sono invece discendenti di quanti stettero a guardare quanto avveniva, di altri che invece espressero la loro solidarietà attraverso gesti concreti nei confronti di questi sconosciuti che la propaganda aveva dipinto come nemici e di altri ancora che invece si organizzarono perché la libertà fosse riconquistata. Entrambi poi lottarono insieme contro gli occupatori nazifascisti giungendo fianco a fianco talvolta a sacrificare anche la vita. Attraverso il progetto “Memorie contigue”, una dolorosa vicenda di guerra fra due popoli diviene un'occasione per costruire cittadinanze e un tragico evento sismico occasione di sviluppo e economico e di democrazia: gli studenti dormiranno infatti a Le Prata un villaggio di casette di legno sorto dopo il terremoto del 1997, che viene riutilizzato per attività turistiche e culturali. Qui saranno ospitati oltre quaranta Scout montenegrini dai quattordici ai diciotto anni, accompagnati dal segretario generale dell’Associazione degli Scout del Montenegro, dal vicesindaco di Bar e da esponenti delle associazioni antifasciste della città portuale montenegrina. I ragazzi lavoreranno per due giorni insieme agli studenti dell’Istituto “Dante Alighieri” di Nocera Umbra Da molto tempo l'Isuc conduce la ricerca sul sistema concentrazionario fascista nella regione, che vide tra il 1942 e il 1943 la presenza di due campi di concentramento (Colfiorito di Foligno e Campello sul Clitunno) e di sei campi di lavoro che complessivamente rinchiusero oltre duemilatrecento internati civili dalle zone occupate della Jugoslavia. Parallelamente l'Istituto gestisce Laboratori sui luoghi, destinati a studenti delle superiori, che mettono in campo la storia per riflettere sull’esercizio della democrazia nata sulle ceneri del fascismo. Condividi