club kyoto.jpg
PERUGIA - Al vertice del Kyoto Club, per i prossimi 3 anni, ci saranno 2 imprenditori umbri. Nuovo Presidente e' Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, mentre uno dei due vicepresidenti e' Gianluigi Angelantoni, amministratore delegato del gruppo Angelantoni Industrie e della collegata Archimede Solar Energy; l'altro e' Francesco Ferrante, dirigente della Segreteria di Legambiente. Le nomine sono scaturite dall'assemblea annuale dei soci che svoltasi alla Fiera di Verona nell'ambito della manifestazione Solarexpo & Greenbuilding. Il Kyoto Club e' un'organizzazione no profit nata nel 1998 e costituita da circa 215 tra imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali che hanno l'obiettivo del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto, attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione nei campi dell'efficienza energetica, dell'utilizzo delle rinnovabili e della mobilita' sostenibile. "Sono molto onorata di essere stata investita di questo incarico - ha detto Catia Bastioli a.d. di Novamont, realta' che ha ricevuto il riconoscimento internazionale "Inventore Europeo dell'Anno 2007" per i brevetti depositati dal 1992 al 2001 che hanno consentito la realizzazione delle prime bioplastiche da fonti rinnovabili di origine agricola, oggi entrate nel mercato. Noto il Mater-Bi, realizzato a partire dall'amido di mais, grano e patata, prodotto nello stabilimento di Terni. "La sfida prioritaria del nostro millennio - ha aggiunto la neo presidente del Club - sta nel ricercare modelli di sviluppo in grado di conservare le risorse del pianeta preservando e aumentando la qualita' della vita dei suoi abitanti". "Come imprenditore impegnato nello sviluppo di una tecnologia operante nell'energia rinnovabile - ha evidenziato Gianluigi Angelantoni a.d. del gruppo Angelantoni Industrie di Massa Martana - sono certo che e' possibile coniugare le logiche di profitto aziendale con uno sviluppo sostenibile, teso alla salvaguardia dell'ambiente, che puo' divenire il motore della ripresa economica e di superamento della crisi". Condividi