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Le prime note di Umbria Jazz, nel pomeriggio del 10 luglio prossimo, risuoneranno in un ambiente insolito, la grande sala del carcere di Capanne, nella periferia di Perugia. Non è insolita la band, i Funk Off, che il pubblico di Umbria Jazz potrà vedere percorrere le strade del centro storico per tutta la durata del festival; di certo lo è l'audience, i detenuti del carcere perugino. Ovviamente il concerto, organizzato in collaborazione tra il festival e la direzione del carcere, si svolgerà con tutte le misure di sicurezza previste in situazioni del genere. La scelta dei Funk Off, una delle band più divertenti e trascinanti di scena al festival, con la sua formula di marching band di New Orleans ma più moderna nella musica e spettacolare per teatralità, non è casuale. Si è voluto puntare su un pomeriggio, per quanto possibile, ''leggero''. Così spiega il progetto Dario Cecchini, il leader del gruppo: ''Il rapporto tra i Funk Off e Umbria Jazz va avanti ormai da sei anni e quando ci è stata chiesta la disponibilità a suonare nel carcere di Perugia siamo subito stati entusiasti. Entusiasti e anche onorati del fatto che portare la nostra musica e la nostra energia all'interno del carcere non solo ci fa essere i testimoni del festival, ma ci dà anche modo di regalare un po' della gioia e della magia di Uj a chi non può viverla per le strade e nei teatri di Perugia''. La musica nelle carceri è un evento non comune, ma in passato ha avuto, specialmente in America, precedenti rimasti leggendari, per esempio i concerti di Johnny Cash. Anche Umbria Jazz ha un precedente, che risale a circa 20 anni fa. Nel vecchio carcere perugino di Piazza Partigiani, nel cuore della città, oggi dismesso, si esibì il trio rock-jazz Bushrock, guidato dal tastierista Delmar Brown, uno dei pupilli di Gil Evans. Condividi