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ORVIETO - La travagliata vicenda della Comunità Montana, iniziata con il tentato "golpe" studiato dal sindaco uscente di Orvieto, Mascio, di estromettere Rifondazione Comunista, non trova una soluzione, tuttaltro. La denuncia viene dai sindacati FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL secondo i quali il perdurare dello stallo politico nel quale si trova questa Comunità Montana ormai dal mese di dicembre 2008, sta creando una serie di effetti che compromettono lo svolgimento anche dell’ordinaria amministrazione. Ultima in ordine di tempo è la vicenda dei mezzi, che la dice lunga sulle capacità anche di alcuni dirigenti: per una incomprensibile negligenza, i lavoratori della C. M. si sono stati infatti costretti a fermare i mezzi per lavorare, perchè non era stato ancora effettuato il passaggio di proprietà!! Ma questa non è che la punta dell’iceberg, sostengono i medesimi sindacati, perché a causa di questo stallo istituzionale, nessuno si prende la briga di assumersi alcuna responsabilità, anche se ne avrebbe titolo, visto che dirigenti ben pagati per fare il loro mestiere non mancano di certo. E l’elenco delle conseguenze negative si fa di giorno in giorno più lungo. Si pensi alle difficoltà di rinnovo dei rapporti di lavoro con i Comuni, al ritardato pagamento del premio di produzione agli operai e non si sa nulla della convenzione con ADISU, anche quella in scadenza. Tutta la progettazione procede a rilento, questo significa che nessuno si sta preoccupando di come reperire risorse per il 2010, e significa anche che dentro alcuni uffici, i tecnici sono costretti a lavorare per inerzia. Di conseguenza cominciano a manifestarsi problemi di cassa e lo dimostra il fatto che i fornitori vengono pagati con fortissimo ritardo ed anche gli stipendi dei dipendenti sono a rischio qualora dovesse prolungarsi questa situazione. Se a tutto ciò aggiungiamo che non si hanno ancora certezze su quelli che saranno i trasferimenti dallo Stato, il quadro si fa drammatico. "Ci risulta - affermano i sindacati -che venerdì dovrebbe (il condizionale è d’obbligo…) riunirsi la giunta per discutere il bilancio da portare in approvazione al consiglio entro la fine di maggio". I lavoratori -avvertono - non sono più disposti ad aspettare. Le rassicurazioni non bastano più. Ci vogliono fatti e i politici sono chiamati a trovare una soluzione perchè il tempo è ormai scaduto. Condividi