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Sabato 16 e domenica 17 maggio Rifondazione comunista di Perugia organizza una mobilitazione straordinaria per raccogliere le firme in calce alla petizione popolare contro la crisi lanciata dalle forze che compongono la lista comunista e anticapiltalista per le elezioni europee. Questi gli appuntamenti di domenica 17 maggio: Assisi, P.zza del Comune, tutto il giorno; Bastia Umbria, P.zza Mazzini, dalle 10 alle 13; Bettona, presso il mercato a Passaggio, dalle 9; Cannara, Piazza Umberto I, dalle 10 alle 13; Castel Ritaldi, Piazza Santa Maria, dalle 10 alle 13; Citerna, piazza centrale di Pistrino, dalle 10 alle 13; Corciano, Mercato del Girasole, dalle 10 alle 13; Foligno, Largo Carducci, dalle 10 alle 13; Gualdo Cattaneo, P.zza Umberto I, dalle 10 alle 13; Gualdo Tadino, P.zza dei Martiri, dalle 9 alle 12; Magione, sede circolo, dalle 10 alle 13; Massa Martana, ingresso città, dalle 10 alle 13; Montone, P.zza Fortebraccio, dalle 10 alle 13; strong>Paciano, P.zza S.Maria, dalle 9 alle 13; strong>Perugia, C.so Vannucci, tutto il giorno; Pietralunga, P.zza 7 maggio, dalle 10 alle 13; Ponte Valleceppi, presso il Parco Comunale dalle 9 alle 13; San Giustino, P.zza del Municipio dalle 9 alle 13; Spello, P.zza Garibaldi, dalle 10 alle 13; Spoleto, P.zza Garibaldi, tutto il giorno; Tavernelle, P.zza Mazzini, dalle 10 alle 13; Todi, P.zza del Popolo, dalle 10 alle 13; Torgiano, Piazza Matteotti, dalle 10 alle 13; Umbertide, Ingresso P.zza Matteotti, dalle 9 alle 13, dalle 15 alle 19 La raccolta delle firme avverrà anche a: Perugia, sabato 16, presso il Mercato di Pian di Massiano Città di Castello, sabato 16, presso il Mercato Ponte Valleceppi (Perugia), sabato 16, presso il Parco Comunale Marsciano, lunedì 18 maggio, presso il Mercato Deruta, martedì 19 maggio presso il mercato Deruta Borgo Ecco il testo della petizione che vi chiediamo di sottoscrivere: Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Premesso che: La crisi è il frutto delle politiche liberiste degli ultimi anni. Queste politiche da un lato hanno diminuito il potere d’acquisto delle persone attraverso la riduzione di salari e pensioni; dall’altro hanno favorito la speculazione finanziaria. Adesso gli stessi che hanno provocato la crisi la vogliono far pagare ai lavoratori e ai pensionati, sprecando per di più un mucchio di denaro pubblico per salvare le banche private. In questo modo la crisi si aggraverà e con essa le ingiustizie sociali. Per uscire dalla crisi occorre rovesciare queste politiche. I Sottoscritti e le Sottoscritte chiedono: 1) Aumento di salari e pensioni. Tetto alle retribuzioni dei manager. 2) Blocco dei licenziamenti, estensione della cassa integrazione ai lavoratori di tutte le aziende in crisi, aumento della Cig all’80%, salario sociale per i disoccupati. 3) Miglioramento del Welfare con l’aumento delle prestazioni sociali, il rilancio dell’istruzione pubblica, il blocco degli sfratti, l’abolizione dei ticket sanitari. 4) Nazionalizzazione delle grandi banche garantendo i risparmi e il credito alle imprese. 5) Intervento pubblico in economia per guidare una riconversione ambientale della produzione. 6) Creazione di nuovi posti di lavoro con un piano per la messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico, il risanamento del territorio, la manutenzione delle reti idriche, il risparmio energetico. 7) Blocco della delocalizzazione delle aziende. 8) Aumento delle tasse sui redditi alti, sulle rendite. Chiusura dei paradisi fiscali. 9) Introduzione della tassa patrimoniale e della tassa di successione sui grandi patrimoni. 10) Taglio delle spese militari. No all’acquisto dei 131 cacciabombardieri F35. Ritiro della missione in Afghanistan (che costa 1000 euro al minuto). Condividi