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PERUGIA - Previsioni sicuramente più tranquillizzanti per il candidato sindaco Wladimiro Boccali e per il centro sinistra quelle del secondo sondaggio Swg del 6 maggio sulle intenzioni di voto per il rinnovo del consiglio comunale di Perugia, rispetto al precedente del 23 aprile. Infatti Boccali avrebbe guadagnato un 4% netto che lo porterebbe al 50-54% rispetto al 46-50% di prima, quindi oltre la soglia della maggioranza assoluta che gli garantirebbe l'elezione diretta al primo turno. Di contro il suo avversario diretto, Pino Sbrenna, candidato del centro destra, lascerebbe per strada un buon 3%, scendendo dal 40-44% al 37-41%. Come si vede un distacco pesante, di 13 punti, assai difficile da colmare anche se a Sbrenna riuscisse l'impresa di svuotare interamente il serbatotio di preferenze che il sondaggio in questione continua ad assegnare a Carla Spagnoli (Movimento per Perugia) e Stefania Verruso (La Destra), che vengono comunque date entrambe in calo (la prima scenderebbe dal 5-7% al 3,4-5,5%, la seconda dall'1-3% all'1-2%). Senz'altro al di sotto delle aspettative l'esordio di Ada Girolamini (Socialisti e Liberali) che viene data all'1-2%, mentre fra gli altri candidati minori Amato J. De Paulis (Liberiamo Perugia) accennerebbe a un timidissimo passo in avanti salendo dallo 0,3-0,7% allo 0,5-1,5% e Michele Pietrelli (Perugia a 5 stelle) resterebbe confinato nel suo 3,3-0,7%. Stesso discorso possiamo fare anche per quanto riguarda il voto di coalizione perché in questo caso l'area di sostegno a Boccali si rafforzerebbe ulteriormente (+2,5%) rispetto ad un calo del 3% che si registrerebbe per quella a sostegno di Sbrenna. In virtù di queste previsioni il centro sinistra perugino andrebbe al 52-56% dal precedente 49,5-53,5%, ancora una volta, quindi la maggioranza assoluta già al primo turno, grazie soprattutto ad un consistente recupero del Pd che guadagnerebbe il 2%, il che lo portarebbe al 38-42% dal 36-40%. Sostanzialmente fermi l'Idv (5-7%), Rifondazione Comunista (2-3%) e Comunisti Italiani (0,5-1,5%), Socialisti -Sinistra e Libertà guadagnerebbe, nonostante la concorrenza della Girolamini, un 1%, portandosi al 3,5-5,5%. Il calo del centro del centro destra si deve invece sostanzialmente al brusco ridimensionamento della lista "Tutti per Sbrenna Sindaco" che, data nientemento al 9,5-13,5% quando ancora non ne era certa l'esistenza, una volta presentata precipita al 6-8%. In leggero calo anche l'Udc (dall'1,5-3,5% all'1,5-2,5%) e la Lega Nord (dall'1-35 all'1-2%) che oltre tutto ha abbandonato Sbrenna candidando il segretario umbro Miroballo a sindaco, segnerebbe invece una crescita di 2 punti e mezzo il Pdl che si porterebbe al 27-31% (aveva il 24,5-28,5%). Fuori dai due poli maggiori La Destra resta all'1-2%, come pure anche le altre liste, con la novità dei Socialisti e Liberali che vengono dati allo 0,5-1,5%. Che dire d'altro? Che il numero dei potenaizli indecisi è particolarmente alta nel capoluogo di regione (35% fra i quali la maggioranza sarebbe decisa ad astenersi) e che, strano a dirsi, il giudizio sull'operato della passata amministrazione nell'ambito della sicurezza, è positivo per il 59% degli interrogati, mentre i giudizi negativi sono il 36% e i non sa il 5%. Condividi