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PERUGIA – Nella riunione odierna il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’Amministrazione regionale ha redatto le proprie determinazioni, che saranno successivamente trasmesse alla Terza ìCommissione del Consiglio, relativamente alle audizioni dei presidenti delle Ater (Agenzie territoriali per l’edilizia residenziale) di Perugia e Terni. Il documento, condiviso da tutti i componenti del Comitato, punta a sottoporre all’attenzione del Consiglio regionale le criticità emerse nelle audizioni e le sollecitazioni raccolte dall’organo di monitoraggio di Palazzo Cesaroni (impegnato in incontri con gli Enti e le Aziende partecipate dalla Regione), ai fini di agevolare le politiche per l’edilizia residenziale pubblica “in un contesto – si legge – di forte difficoltà e disagio per le famiglie più deboli”. Il numero di domande di edilizia residenziale non evase sono 4mila nella provincia di Perugia e 1.400 in quella di Terni, a fronte di 937 alloggi consegnati dall’Ater di Perugia nel periodo 2004-2009 (di cui il 37 per cento a famiglie straniere) e di 700 alloggi consegnati dall’Ater di Terni nel periodo 2005-2009 (il 20 per cento a famiglie straniere). Nel documento redatto dal Comitato di monitoraggio si sottolinea “la presenza di una limitata morosità, pari al 16 per cento a Perugia ed al 18 per cento a Terni, che rischia di essere accentuata dall’attuale crisi economica, come testimonia – si legge ancora nel documento - il crescente numero di famiglie che, dopo anni di pagamenti regolari, sono costrette a chiedere dilazioni”. Discussa anche l’opportunità che le Ater possano “agire come ufficio per la locazione che acquisisce, con garanzie, gli appartamenti sfitti dai privati e li ricolloca sul mercato” e l’esigenza di “compiere interventi di ristrutturazione sul patrimonio edilizio vecchio e di acquisire dai Comuni edifici da riqualificare e destinare al mercato delle locazioni, rafforzando l’impegno verso le nuove tecnologie costruttive, in particolare nel campo della sicurezza sismica e del risparmio energetico, cosa che le Ater – è stato rimarcato – già fanno”. Nel documento si sottolinea anche la funzione sociale delle Ater, che assicurano alle famiglie meno abbienti un canone di locazione medio mensile di 120 euro in provincia di Perugia e di 106-108 euro in provincia di Terni. Condividi