di Daniele Bovi
Se uno viene invitato da un comitato per la sicurezza, la microcriminalità e l'annesso problema della droga non possono che essere due temi caldi di discussione. Specialmente da queste parti (Madonna Alta, via del Macello e via Sicilia), il livello di tolleranza verso spaccio e prostituzione ha diverse volte superato il livello di guardia. Le persone sono stanche è chiedono alla politica, di destra o di sinistra non importa, di risolvere i problemi. In fondo è per questo che i politici vengono pagati. Gli inglesi lo chiamano problem-solving. Ecco cosa hanno detto in dettaglio i candidati.
Sbrenna: "Qui bisogna recuperare anni di ritardi e di disattenzioni che hanno generato insicurezza e degrado. Perché il sindaco Locchi non ha sfruttato la legge 125 che gli permette di fare ordinanze mirate? Lui dice che non ha la vocazione dello sceriffo. Neanche io ce l'ho ma dico che se servirà farò anche lo sceriffo con ordinanze che abbracceranno molte problematiche. Qui c'è da rimboccarsi le maniche e da mettere da parte le polemiche. La sicurezza dei cittadini non è né di destra né di sinistra".
Boccali: "Intanto apprezzo il fatto che Sbrenna non cavalcherà le paure della gente. La sicurezza è un tema serio. Io propongo di collaborare insieme. Su droga e criminalità c'è stata troppa inerzia. Questo ora non è più possibile. Bisogna dare più forza e autorevolezza alle forze dell'ordine. Auspico poi anche la partecipazione dei cittadini in forme ben concordate con le prefetture: la gente deve partecipare ma non deve ricoprire il ruolo di sorveglianza e repressione, che spetta alle forze dell'ordine. Per quanto riguarda il degrado invece, quando sarò sndaco istituirò l'assessorato al degrado urbano. Perché anche un lampione rotto o una lattina a terra contribuiscono a creare il senso di degrado".
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