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CITTA’ DI CASTELLO - Si sono aperti stamani mattina all’Officina della Lana, i lavori del seminario dedicato all’ICI promosso. con il patrocinio del Comune. dalla sezione Ricerche dell’ANCI, dall’IFEL (Istituto per la Finanza e l’economia locale) e dall’ANUTEL (Associazione nazionale degli Uffici tributari per gli enti locali). “L’ICI è una tassa importante” ha dichiarato l’assessore al Bilancio Domenico Duranti, “perché costituisce il 20% circa delle entrare comunali, anche se non è tra le più amate dai cittadini. E’ importante anche perché racchiude meglio di altri tributi il valore dell’equità fiscale, essendo su base patrimoniale. Le leggi Finanziarie che si sono susseguite negli ultimi anni hanno profondamente modificato i criteri di applicazione e il convegno odierno serve ad informare un’ampia gamma di soggetti interessati, dai dirigenti degli enti locali ai commercialisti. Inoltre, essendo presente un esponente di primo piano del Ministero delle Finanze, abbiamo pensato di sensibilizzare i livelli centrali sull’esigenza di chiarezza che rispetto all’ICI emergono dalle varie istanze pubbliche e private”. “Rispetto alle novità - ha concluso Duranti – si registra una forte spinta a detassare la prima casa e insieme a valutare in che modo le minori entrate potranno essere compensate. In questa direzione vanno i finanziamenti del governo centrale agli enti locali, di cui si è parlato molto negli organi di informazione”. A fungere da moderatore, Francesco Tuccio, presidente dell’Anutel, che ha spiegato come “la comunicazione relativa all’ICI sia stata spesso mal gestita, tanto verso gli operatori che verso i cittadini. In particolare solo con la riscossione diretta delle entrate è stato possibile verificare che tipo di impiego si dava ai cespiti derivanti dall’imposta sugli immobili. Il legislatore negli ultimi tempi - ha poi spiegato - sta intervenendo su diversi aspetti, ma la tendenza principale è rappresentata dall’eliminazione dell’ICI sulla prima casa. Una detassazione che, se da un lato va incontro al cittadino, dall’altro apre la domanda di come si potranno sostenere i servizi alla persona, non potendo più contare su questo importante pilastro dell’imposizione fiscale a carattere locale”. “L’approfondimento che abbiamo organizzato a Città di Castello – ha conclusoTuccio – è anche una verifica dell’attenzione e dell’interesse con cui le amministrazioni, in questo caso del Centro Italia, seguono l’evolversi della normativa rispetto ad una voce che per i contribuenti rimane fondamentale, anche per la formazione del giudizio sull’operato delle istituzioni”. Condividi