e45.jpg
PERUGIA - “E’ vergognoso il modo in cui il Governo italiano tenta di darla a bere agli umbri, riproponendo una politica degli annunci che tenta di ingannare i cittadini e lascia i problemi perennemente irrisolti. Destra, sinistra e lobbies di ogni colore continuano a sbandierare la chimera di un’autostrada che non c’è, provando a convincerci che si stanno occupando della E45. Ma gli umbri non hanno l’anello al naso: sanno cosa vuol dire vendere ai privati un’opera pubblica e vedono ogni giorno le condizioni in cui è stata ridotta quell’arteria dalla trascuratezza dei governi e da chi ha preferito dirottare i fondi su progetti fittizi e velleitari pur di non affrontare l’emergenza dell’oggi che si chiama adeguamento e messa in sicurezza”. Con queste parole il capogruppo dei Verdi e Civici a Palazzo Cesaroni, Oliviero Dottorini, commenta la notizia dell’approvazione da parte del consiglio di amministrazione dell’Anas del progetto preliminare per la trasformazione in autostrada della E45. “Colpisce – aggiunge Dottorini - la spudoratezza di chi prova a vendere come imminente e risolutiva un’opera che, se confermata, vedremo realizzata tra 30 anni, mentre i cittadini subiscono ogni giorno la vergogna e i pericoli di una mulattiera non degna di un paese moderno. E’ stato proprio il responsabile dell'area tecnica dell'Anas Andrea Primicerio recentemente ad ammettere una situazione ormai non più occultabile: lo stato di dissesto attuale della E45 è stato causato dalla prospettiva di trasformazione in autostrada che ne ha impedito la manutenzione. Piuttosto che suonare la grancassa, gli esponenti del centrodestra farebbero meglio a spiegare ai cittadini umbri cosa sta facendo il governo nazionale per rendere quell'arteria che, in attesa delle grandi e mirabolanti opere berlusconiane, è ridotta in condizioni pietose. La verità - sottolinea il consigliere regionale - è che il governo ha promesso un'autostrada e non è stato in grado neppure di garantire l'ordinaria manutenzione. Sarebbe un grande risultato per l'Umbria e per il Paese se la retorica delle grandi Opere lasciasse il posto a un piano di manutenzione, ammodernamento e messa in sicurezza, accompagnato da un intervento per fare uscire l'Umbria dal medioevo ferroviario a cui è condannata". “Gli annunci irresponsabili e la salvaguardia esclusiva dei grandi interessi – spiega il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali di Palazzo Cesaroni - lasciano ancora irrisolte le grandi priorità dell'Umbria: messa in sicurezza della E45, potenziamento del traffico su rotaia, completamento dei mille cantieri aperti e non rifinanziati. Riversando la gran parte delle risorse pubbliche realmente disponibili per grandi opere che non sono sorrette da piani economico-finanziari credibili, il Governo condanna l'Italia e anche l'Umbria a rimanere ferme nelle loro aspettative di modernizzazione. Molto più efficace sarebbe riversare risorse per la messa in sicurezza della E45 o in interventi anticrisi puntuali di manutenzione e adeguamento. Ma per fare questo occorre la volontà di abbandonare la propaganda per dotarsi di una visione moderna e lungimirante. Forse è troppo per un Governo di destra. La trasformazione in autostrada della E45 – conclude Dottorini - è da annoverare tra le grandi opere inutili: costi improponibili, effetti ambientali ed economici devastanti, nessuna ricaduta positiva, almeno per l’Umbria. Prima o poi qualcuno dovrà chiedere scusa alle tante persone che per anni hanno dovuto subire disagi e rischi per percorrere un'arteria che, in attesa di una ipotetica e assurda autostrada, è stata ridotta ad una mulattiera”. Condividi