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CITTA' DI CASTELLO - “Chiama il 112” è il nome della campagna “antitruffe” presentata a Città di Castello e promossa dall’Amministrazione comunale e dal Comando della stazione tifernate dei Carabinieri attraverso un pieghevole, che contiene alcuni utili consigli, e un ciclo di conferenze nelle varie realtà del territorio. “Abbiamo pensato l’iniziativa” ha dichiarato il vicesindaco Luciano Bacchetta “calibrandola sugli anziani, tipologia di persone che più spesso è vittima di truffe e raggiri. Vogliamo metterli in condizione di saper riconoscere comportamenti sospetti e di rivolgersi ai Carabinieri, che potranno intervenire immediatamente. L’obiettivo finale è costruire intorno alla terza età una rete di protezione che non assolve solo ai bisogni materiali ma anche le esigenze di carattere sociale o, come in questo caso, di sicurezza. L’apporto delle istituzioni sarà esteso anche alla collaborazione con il corpo di Polizia Municipale”. “La campagna è stata possibile grazie al sostegno dell’Amministrazione, che ha condiviso l’importanza di informare gli anziani su come difendersi dalle truffe, un fenomeno che purtroppo non lascia indenne il nostro territorio” ha specificato il maresciallo Fabrizio Capalti, aggiungendo che “la cittadinanza deve sentire che i Carabinieri sono vicini e attenti alle segnalazioni che vengono dalla popolazione. Vogliamo comunicare un concetto molto chiaro: in situazioni difficili chiamate il 112. Così potremmo aiutarvi e identificare l’eventuale responsabile della truffa”. Nell’agile depliant che sostiene la campagna sono illustrati alcuni accorgimenti per tutelare la propria abitazione da intrusi: affidare a persone fidate la duplicazione della chiave, non lasciare elementi di identificazione sul portachiavi, munire l’abitazione di grate o vetri antisfondamento, illuminare le zone buie e evitare di mostrare denaro contante. Inoltre vengono suggerite delle cautele da osservare prima di aprire la porta, controllando dallo spioncino se la persona è di vostra conoscenza, rifiutando di dare contributi in denaro alle cause più svariate o di apporre firme a sottoscrizioni fantasiose. “In fondo” concludono i promotori “riconoscere un truffatore non è così difficile. Di solito si presenta come una persona distinta, che si spaccia per un funzionario di enti pubblici o associazioni di beneficenza: di tipi così dovete diffidare. Contattare il 112 è gratuito per tutti gli operatori e il numero è attivo in qualsiasi ora della giornata”. Il vademecum “antitruffe” sarà distribuito in diversi punti della città grazie alla Cassa di Risparmio di Città di Castello che ne ha finanziato la stampa e sarà oggetto di una serie di incontri che copriranno tutto il territorio comunale. Si parte martedì 14 aprile alle 17.00 con l’assemblea già programmata per le zone di Titta e Badiali. Condividi