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SPELLO - Oggi in Umbria molta dell'olivicoltura e della coltivazione degli ulivi "viene svolta da persone che lo fanno per cultura e tradizione: dobbiamo valorizzare queste persone che attraverso la produzione di un prodotto eccellente contribuiscono alla salvaguardia del territorio e del paesaggio". L'ha detto Maurizio Gori, presidente del centro sociale San Felice, a Spello, in occasione dell'ottava edizione del corso di potatura degli ulivi curato in sinergia con l'Agenzia regionale umbra per lo Sviluppo e l'innovazione in agricoltura (Arusia). "Il nostro impegno e' sempre rivolto alla valorizzazione del prodotto", ha proseguito Gori auspicando di ospitare a Spello la gara regionale di potatura, e successivamente quella nazionale, "affinche' i coltivatori, anche quelli che lo fanno a scopo amatoriale, possano sempre di piu' vedere ricoperte le spese di coltivazione". Al corso -che si e' concluso nel fine settimana e cui hanno presenziato, tra gli altri, il sindaco Sandro Vitali e Maria Bordicchia della Bcc Spello e Bettona- si sono iscritti per lo piu' neofiti dell'agricoltura, la maggior parte di oltre 30 anni, che hanno voluto imparare l'arte della potatura per continuare la tradizione di famiglia mantenendo intatti gli oliveti dei genitori. Il centro sociale San Felice, che conta 320 iscritti, nel calendario delle proprie attivita' sta anche portando avanti una campagna di sensibilizzazione per gli anziani sui raggiri di eventuali truffatori che si spacciano per addetti alle manutenzioni di gas e luce, o addirittura amici di figli o parenti per chiedere soldi. Condividi