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PERUGIA - Arriveranno da tutta la provincia di Perugia per portare la propria solidarietà ad un territorio che sta vivendo una “crisi nella crisi”. Sono i lavoratori della Cgil, i delegati delle varie aziende, i dirigenti sindacali che domenica mattina raggiungeranno Gualdo Tadino per partecipare alla manifestazione “Appenino, no alla crisi, sì al lavoro” organizzata da Cgil, Cisl e Uil insieme ai Comuni dell'area per testimoniare l'eccezionale gravità della situazione e la fortissima preoccupazione che i lavoratori e i cittadini di questo territorio stanno vivendo. Ieri, nel corso del direttivo provinciale tenuto dalla Cgil di Perugia a Umbertide, anche il segretario nazionale del sindacato di Epifani, Fulvio Fammoni, ha sottolineato la straordinaria intensità che la crisi ha raggiunto nel territorio appenninico umbro marchigiano. “A questo come ad altri territori del Paese – ha detto il segretario nazionale - servono risposte concrete ed immediate. Uno sforzo corale di tutte le forze politiche e sociali, un confronto che ancora adesso il governo ha deciso di non attuare”. Nel corso del direttivo, si è fatto poi il punto sulla straordinaria mobilitazione che la Cgil sta mettendo in atto, in vista della grande manifestazione nazionale del 4 aprile al Circo Massimo di Roma. Manifestazione che arriverà a compimento del percorso di partecipazione che la Cgil sta sostenendo con la campagna “Io voto, io conto”. E sono già migliaia in Umbria i lavoratori che hanno espresso il proprio voto sull'accordo separato del 22 gennaio sulla riforma del modello contrattuale. Accordo che la Cgil, a differenza di Cisl e Uil, non ha siglato e sul quale ora chiede il giudizio dei “diretti interessati”, i lavoratori. Condividi