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PERUGIA - Regole rigide per un’attività sportiva in forte crescita in Valnerina come la discesa dei corsi d’acqua con canoe, kaiak e raft, allo scopo di conciliare le esigenze di tutela dell’habitat dei corsi d’acqua e quelle dei pescasportivi che non vedono di buon occhio le discese frequenti. La terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta da Enzo Ronca, ha approvato all’unanimità la proposta di regolamento predisposta dalla Giunta regionale che si applicherà su tre corsi d’acqua della Valnerina, il Corno, il Nera e il Sordo, con la delimitazione precisa dei tratti di torrente in cui sarà possibile rilasciate concessioni d’uso per le discese; dei giorni dell’anno; degli orari e del numero di discese, fino ad un massimo di 40 per i raft, nell’intera giornata. Nello specifico il regolamento che relega l’attività di hidrospeed solo all’intero Velino ed alla parte finale del Nera, (nel tratto da Vallo di Nera a Ceselli e dopo la Cascata delle Marmore) - senza porre limiti per i natanti più piccoli nelle stesse zone, delimita tratti ben precisi per i tre corsi d’acqua più piccoli. Per il Sordo si possono fare discese dalla confluenza con il Corno al risalire per cento metri; per il Corno nei tratti Serravalle - Biselli e Biselli - Nortosce; per il Nera da Vallo di Nera a Ceselli, in località Caserino di Ferentillo e da Ferentillo ad Arrone. Per tutti gli altri fiumi dell’Umbria non sono stati previsti limiti alle discese comprese, le attività di hidrospeed, ad eccezione dei campi di gara di pescasportiva autorizzati. “Siamo arrivati ad una regolamentazione molto dettagliata, ha spiegato l’assessore all’ambiente Lamberto Bottini, ascoltato in Commissione, per poter conciliare le esigenze diverse, in alcuni casi opposte fra loro, di uno sport in forte crescita e di tanti pescasportivi; ma anche quelle di un ambiente e di un habitat naturalistico da rispettare. Potremo adottare una regolamentazione più puntuale e più scientifica per lo svolgimento di queste attività sportive, ricreative acquatiche, ha aggiunto Bottini, quando l’Università ci avrà fornito le risultanze di uno studio commissionato all’Ateneo di Perugia che potrebbero indurci a correggere questo stesso regolamento”. Condividi