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PERUGIA – La questione del Trasimeno va affrontata in maniera integrata con il contributo delle istituzioni a vari livelli poiché il lago è alle porte della nostra regione e la sua immagine va salvaguardata per il contributo che dà all’economia del territorio nel suo complesso. Queste le conclusioni cui è giunta la I Commissione Permanente della Provincia di Perugia, presieduta da Fausto Cocciari e riunita nei giorni scorsi con l’audizione dell’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini. Tra le azioni da porre in essere per raggiungere questo obiettivo le parole chiavi sono: invasi (Montedoglio e Valfabbrica), manutenzione efficace, certificazione, cablaggio. “Si è puntato molto sugli invasi per diminuire i prelievi per uso agricolo. Per quanto riguarda Montedoglio a fine novembre – ha annunciato l’assessore regionale – è stato sottoscritto un accordo con la Regione Toscana che stabilisce che qualora l’acqua versi dal suo bacino ricada sul Trasimeno. Per quanto riguarda, invece, Valfabbrica il progetto della diga è pronto e sarà l’invaso destinato a risolvere i problemi idrici della Valle Umbra Sud. Altro elemento importante è la depurazione civile del Trasimeno: ci sono fondi per realizzare un nuovo impianto a Castiglione del Lago ed il potenziamento dell’esistente a Passignano. Inoltre si sta redigendo un bando per la certificazione territoriale d’area che dovrà garantire la capacità di rimanere competitivi sui mercati. Per quanto attiene al cablaggio, invece, si sta lavorando per collegarsi alla tecnologia Wi Max”. Aspetto che merita particolare attenzione – è stato detto in commissione – è la manutenzione efficace. “Non bisogna mai abbassare la guardia perché a periodi piovosi seguono necessariamente altri siccitosi. Il Governo nazionale - ha detto Bottini – ha stanziato un fondo di un milione 800 mila euro, che dovrà essere integrato, per ripulire le sponde e i fossi”. Da tutti questi interventi ne deriva che “non si deve affrontare il Trasimeno soltanto da una parte, ma a 360 gradi perché nessun tassello deve essere sottovalutato. Le risorse ci sono e bisogna utilizzarle al meglio”. “La situazione è soddisfacente – ha commentato il presidente Cocciari – perché consente di guardare al Trasimeno in maniera globale”. Il consigliere Fiorello Primi ha concluso i lavori avanzando le proposta di chiedere alla Provincia di farsi carico di anticipare la progettazione esecutiva per Valfabbrica e di sollecitare perché nella zona di Paciano ci sono 10 Km quadrati in cui l’acqua dovrebbe essere portata al Trasimeno e non al lago di Chiusi mediante l’utilizzo di chiuse”. Il consigliere Bruno Biagiotti (An) ha fatto notare come “intorno al Lago ci siano 800 tra fossi e canali e la manutenzione viene fatta solo sul 10 per cento di essi. Anche i finanziamenti provinciali devono essere costanti poiché altrimenti i problemi si ripresentano”. Condividi