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"Il Governo Berlusconi fulgido esempio di come non affrontare la crisi economica. Complimenti! Mentre Obama annuncia l'imposizione di un tetto massimo alle retribuzioni di manager pubblici e privati, Berlusconi fa esattamente il contrario". La denuncia è di Stefano Vinti, capogruppo regionale del Prc che avverte: "In sordina infatti le destre hanno approvato nei primi giorni dell'agosto scorso un provvedimento che di fatto annulla il limite voluto dal Governo Prodi per i dirigenti pubblici. Il centro sinistra infatti fissava ad un massimo di 289.984 euro lordi l'anno gli stipendi per i dirigenti pubblici. Berlusconi invece ha sostanzialmente inficiato questa misura di equità e di giustizia sociale attribuendo all'esecutivo la possibilità di aumentare a propria discrezione la cifra". "Inutile sottolineare - prosegue Vinti - come tale scelta non solo cozza con le difficoltà delle famiglie italiane e l'esigenza di segnali forti dalla politica di uscita dalla crisi, ma reintroduce forti elementi di clientelismo. È ragionevole ritenere infatti gli aumenti saranno riconosciuti a coloro i quali dimostreranno una maggiore fedeltà politica in barba ai risultati conseguiti con la gestione aziendale". Per il capogruppo regionale di Rifondazione Comunista si tratta di "Un elemento ulteriore a conferma del forte carattere neoliberista del governo Berlusconi che insiste nel far pagare alle fasce sociali più deboli i costi di una crisi tutta interna al capitalismo finanziario mondiale che ha già causato danni enormi alle lavoratrici ed ai lavoratori italiani e dell'Umbria". Condividi