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PERUGIA – Con i voti favorevoli dei commissari della maggioranza e l’astensione di quelli del centrodestra, la Seconda Commissione consiliare, presieduta da Franco Tomassoni (Pd) ha dato il via libera alla proposta di legge del capogruppo dei Verdi e Civici, Oliviero Dottorini relativa alla “Istituzione del marchio per la tutela del Mobile in Stile prodotto in Umbria e riconoscimento delle aree di eccellenza produttiva”. Per Tomassoni, che sarà anche relatore di maggioranza, per la presentazione della proposta legislativa, in Aula, si tratta “di una iniziativa che potrà creare valore aggiunto ad un settore, come quello del mobile, oggi in grosse difficoltà. Grazie a ciò sarà possibile valorizzare la tipicità del mobile umbro, valorizzando al tempo stesso le produzioni nelle diverse realtà locali. E’ una legge – ha spiegato ancora il presidente della Commissione – che si inserisce in un contesto più vasto della legge quadro sulle politiche industriali della Regione”. Secondo Armando Fronduti (FI-PdL – Relatore di minoranza) “è condivisibile la filosofia di fondo della legge. L’istituzione del marchio – ha aggiunto – qualifica le aziende umbre del settore e rappresenta un veicolo importante a livello europeo e mondiale”. Con questa legge verranno individuate le Aree di eccellenza del mobile in stile dell’Umbria. Il riconoscimento deriverà dalla loro indiscussa tradizione nel settore e per la concentrazione di produttori di mobile in stile. Un apposito comitato di tutela, composto da rappresentanti designati dai comuni delle aree di eccellenza, dalle Camere di commercio, dalle associazioni artigiane, dai consorzi di settore, dall’Università e dalla Regione, riserverà alle aree riconosciute forme specifiche di riconoscimento visivo. Al marchio “Mobile in stile dell’Umbria”, potrà quindi essere aggiunta la dizione “Area di eccellenza". I Comuni attualmente riconosciuti come aree di eccellenza sono: Città di Castello, San Giustino, Umbertide, Gubbio, Gualdo Tadino, Todi. Il Comitato di tutela potrà prendere in considerazione la possibilità di nominare anche altre aree. “È un passo importante per l'Altotevere e per il tessuto economico e sociale dell'intera regione. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando e che vede un'impresa su due dichiarare fallimento quest'atto è una risposta concreta ai timori degli operatori del settore, che sarà da stimolo per la ripresa economica dell'intero comparto dell'artigianato locale”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e Civici in Consiglio regionale e presidente della prima Commissione, si dichiara soddisfatto del via libera dato dalla Commissione attività produttive al testo del disegno di legge. La produzione del mobile artigianale in Umbria, e soprattutto nell'alta Umbria, evidenzia il consigliere “hanno fatto di questo settore uno dei volani per l'economia dell'intera regione, ma oggi i produttori si trovano costretti ad affrontare una competizione insostenibile sul prezzo e sulla quantità con la grande distribuzione. È per questo che occorre puntare sulla qualità del prodotto assicurata dalle tante piccole aziende e dagli artigiani del territorio. Un arcipelago così frammentato si trova però a dover affrontare le sfide del marketing e del design per essere competitivo sul mercato e per poter contare su di un efficace veicolo promozionale. È importante che la legge abbia trovato un finanziamento nel bilancio regionale che, seppur modesto, dimostra la volontà e la determinazione dell'ente di credere in questa legge e un buon punto di partenza per l'istituzione del disciplinare”. “Sappiamo benissimo che questo non può essere l'unico strumento per combattere una concorrenza sempre più dura da parte delle multinazionali del legno – conclude Dottorini - “ma quello che non possiamo accettare è di rimanere con le mani in mano di fronte al rischio del declino di un settore importante come quello dell'artigianato e del mobile in stile umbro. Adesso confidiamo che l'aula confermi l'ok dato oggi dalla commissione”. Condividi