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Un mese del proprio stipendio a chi è in difficoltà a causa della crisi economica: gli otto vescovi dell'Umbria devolvono la cosiddetta ''decima'' a favore delle persone che perdono il lavoro e delle categorie sociali più deboli. L'iniziativa - resa nota oggi dalla Conferenza episcopale umbra - è stata assunta non a caso nel tempo di Quaresima, individuato dalla Cei come occasione per moltiplicare le iniziative di questo tenore. Su questa stessa linea, i vescovi dell'Umbria hanno promosso per domenica 29 marzo, quinta di Quaresima, una raccolta straordinaria di fondi nelle parrocchie delle otto diocesi sempre a sostegno delle fasce sociali in difficoltà a causa della crisi economica. ''Un gesto carico di significato: la solidarietà dei vescovi dell'Umbria verso i disoccupati sia un monito a chi vuole ancora nascondere la gravità di questa crisi economica'': Maria Pia Bruscolotti, segretaria regionale del Pd umbro, commenta così l'iniziativa dei presuli. ''Altrettanto importante - sottolinea la Bruscolotti - è la partecipazione dei vescovi alla manifestazione indetta dai sindacati domenica 15 marzo a Gualdo Tadino per la preoccupante situazione in cui versano i lavoratori della Merloni''. La segretaria del Pd umbro, che ha aderito alla manifestazione, ribadisce - in una nota - la necessità di affrontare la crisi destinando più risorse pubbliche alle politiche sociali. ''In un momento di così grande difficoltà - aggiunge - imprese e famiglie non devono sentirsi abbandonate, è per questo che abbiamo chiesto ai sindaci un impegno, sia in materia fiscale che dal punto di vista di interventi di sostegno, per alleviare le condizioni di difficoltà in cui versano i cittadini''. Condividi