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CITTA' DI CASTELLO - Nonostante la crisi, il piatto della bilancia del turismo continua a pendere a favore di Città di Castello. I dati resi noti dall’assessore Riccardo Celestini relativi all’interno 2008 parlano di un incremento, reale anche se contenuto, delle presenze. “I pernottamenti” ha spiegato l’assessore “passano infatti da 183.855 a 185.200, mentre gli arrivi calano di un 5,85% spostando in positivo la permanenza media che passa da 3,47 giorni a 3,72 giorni. La durata delle presenze conferma il centro tifernate come meta di vacanza e non di passaggio, nonostante, nell’ultimo trimestre, la contrazione dei consumi abbia eroso i flussi in entrata a livello di comprensorio (-3.1%). Città di Castello per ora non risulta interessata dalla flessione, grazie al calendario di eventi e alle campagne di promozione attivate nel corso dell’anno. È aumentata la percentuale di italiani in attivo in un momento in cui le famiglie non rinunciano ma riducono l’investimento dedicato al tempo libero: il nostro territorio costituisce una soluzione ad alta attrattività ambientale, artistica e di animazione pur mantenendo standard adatti ad un target ampio”. Una prima riflessione sull’andamento turistico del 2008 è emersa nella riunione del tavolo tecnico altotiberino, riunito dal dirigente Franco Carsena, cui ha partecipato l’assessore Celestini: “ll calo relativo degli stranieri è legato alla diminuzione dei visitatori, provenienti dai paesi investiti con anticipo dalla congiuntura economica negativa. Molte zone storicamente vocate al turismo registrano crolli verticali che obbligano ad alzare il livello di guardia, a ripensare politiche e sostegni verso questa realtà italiana da sempre sottovalutata e mal gestita. In Alto Tevere lo sforzo deve essere diretto a strutturare le presenze, consolidandolo il comparto a prescindere da circostanze fortuite e variabili indipendenti: oggi la crisi economica, ieri l’attacco alle Torri Gemelle. Natura, benessere, termalismo, enogastronomia sono in questo momento il maggior richiamo del nostro territorio, puntare su questi elementi significa espandere la già forte base attrattiva rappresentata dal patrimonio artistico e culturale. In questa ottica abbiamo intenzione di monitorare le nuove tendenze - turismo sostenibile, internet e presenza on-line, certificazioni di qualità. L’obiettivo - conclude Celestini - è superare le fragilità attraverso una riqualificazione delle campagne di comunicazione per gli eventi, della segnaletica e del sistema informativo sulla base di progetti e priorità condivise. Le preoccupazioni per la fase che stiamo vivendo sono alte. In tempi rapidi abbiamo intenzione di approfondire con la città e con il territorio il confronto fra i vari soggetti protagonisti del turismo così da prevenire e compensare, per quanto possibile, la tendenza non positiva, prevista dagli analisti nei prossimi mesi”. Condividi