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PERUGIA – Avvicinarsi ai bambini africani attraverso la conoscenza dei loro giochi e dei loro giocattoli. Con questo obiettivo la Regione Umbria e il Comune di Montone hanno finanziato la stampa del settimo quaderno del catalogo “Il Museo-Tamburo Parlante”, dal titolo “Africaingioco”. Il volume è stato presentato stamani a Perugia nella sede della Giunta regionale, alla presenza di circa 70 bambini provenienti da Montone sede del Museo, due classi quinte della scuola elementare Fabretti di Perugia, una prima media della Scuola San Paolo sempre del capoluogo. L’incontro prevedeva una prima fase istituzionale con gli interventi di Alessandro Vestrelli della Regione Umbria, il coautore del testo, Albano Ricci (l’altro autore è Enrico Castelli), il sindaco di Montone, Mariano Tirimagni, l’ispettore scolastico, Amilcare Bori. Nella seconda fase della presentazione, Albano Ricci ha commentato il catalogo con l’uso di sistemi audiovisivi, mentre l’Associazione "Gotama" ha proposto ai ragazzi una performance teatrale. Inoltre, agli studenti presenti sono stati mostrati anche alcuni giocattoli di latta costruiti con materiale di recupero ed esposti al Museo di Montone. “Si tratta di un libro ricco di suggestioni attraverso il quale, a partire dal gioco i lettori vengono condotti in un’altra cultura, l’Africa appunto, culla dell’umanità lontana da slogan e luoghi comuni. Il lavoro di Enrico Castelli e Albano Ricci – ha scritto l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, nella prefazione del testo – ci permette di apprezzare lo spirito di iniziativa e la fantasia con cui i bambini africani costruiscono da soli e con materiali di recupero i propri giocattoli. Si tratta di un’esperienza molto lontana da quella dei bambini occidentali, i cui giochi tecnologici lasciano poco spazio alla creatività. Educare alla convivenza ed al rispetto della diversità – ha concluso l’assessore - è uno dei compiti strategici che ci assegna il presente, alla luce della crescente presenza di immigrati nella nostra società ed in particolare nella scuola umbra”. Il volume, diviso in undici capitoli è ricco di foto colorate che raccontano di bambole e souvenir, di giochi coloniali e di strategia, di come si possano fare giochi di latta e fili di ferro. Tanti giochi illustrati invece, hanno bisogno solo delle mani per essere giocati, mentre altri richiedono dei sassolini o biglie, altri ancora fanno uso del corpo. Condividi