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TERNI – “La legge sul testamento biologico del Governo Berlusconi nega i diritti costituzionali”. Lo dice Roberto Forbicioni (Capogruppo Sd al Consiglio provinciale di Terni, nella foto) in un ordine del giorno nel quale si dichiara contrario al testo emanato “perché – spiega – impone principi religiosi, pur degni del massimo rispetto ma che ledono i diritti fondamentali dei cittadini, laici o credenti che siano”. Per questo motivo Forbicioni propone che la Giunta faccia sentire la sua voce e quella del Consiglio provinciale “perché vi sia libera scelta sulle direttive anticipata per le fasi finali della propria vita, con l’indicazione di un tutore che rappresenti le volontà del malato non in grado di comunicare e garantisca la possibilità di rinunciare a interventi forzati e invasivi, includendo l’idratazione e l’alimentazione forzata tra le scelte personali che possono essere accettate o respinte”. Forbicioni invita anche a “vigilare affinché i servizi pubblici siano sempre in grado di garantire ai cittadini il rispetto dei loro diritti e delle loro volontà in quanto tutelate dalla Costituzione e dalle leggi italiane ed europee” e ad “intervenire in ogni sede, anche tramite l’Upi, chiedendo alla Regione che si faccia portatrice di questi principi nella Conferenza Stato-Regioni”. Condividi