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FOLIGNO - Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la propria viva preoccupazione per lo stato di crisi e di disorientamento che sembra colpire la comunità politica folignate. Le forze politiche cittadine, sia di centrosinistra che di centrodestra, sembrano essersi invischiate, in queste ultime settimane, in una sorta di bagarre su nomi, candidature vere o presunte, politicismi ed alchimie elettoralistiche, dimenticando totalmente i problemi reali che sempre più gravano sui cittadini e sulle famiglie folignati. In questa situazione, che il PRC reputa grave e sconcertante, partiti politici e amministrazione comunale dimostrano, infatti, di non aver compreso per nulla la gravità della crisi produttiva ed economica che sta colpendo il territorio di Foligno. E ciò è ancor più preoccupante se si pensa che a breve dovrà essere approvato il bilancio di previsione del Comune. A questo proposito, il PRC torna a ribadire con forza la necessità che nel bilancio comunale venga data la priorità a tutti gli interventi anti-crisi, prevedendo l’esonero dalle tasse e tariffe comunali per i lavoratori in stato di inoccupazione, cassa integrazione e mobilità, in maniera analoga a quanto previsto a livello regionale. Rifondazione Comunista chiede, infatti, che i lavoratori colpiti dalla crisi vengano esonerati dalle tariffe dell’acqua, della nettezza urbana, dalle tasse scolastiche, dalle rette degli asili nido, dalle tariffe dei trasporti pubblici comunali. E chiede che tali inteventi vengano finanziati con risorse certe: il fondo che si starebbe stanziando per tali misure appare a questo proposito del tutto inadeguato a garantire una reale efficacia degli interventi proposti. Si parla, in maniera ancora ufficiosa, infatti, di soli 200mila euro destinati alle misure anti-crisi, quando cifre molto più considerevoli sono destinate, nello stesso bilancio, ad attività ordinarie che, se giustificate in altri periodi, in un momento di crisi devono necessariamente passare in secondo piano. Il Partito della Rifondazione Comunista pretende, perciò, che tanto il PD e i suoi satelliti quanto il PDL abbiano la capacità di misurarsi con queste problematiche, lasciando perdere le polemiche ed il chiacchiericcio pre-elettorale: c’è da approvare un bilancio ed un piano anti-crisi, che dia risposte certe ai lavoratori. Per i politicismi e la propaganda elettorale, nei prossimi mesi, ci sarà tempo. Condividi