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PERUGIA - Mercoledì 25 febbraio, alle ore 17, presso la Sala Partecipazione del Consiglio regionale a Perugia, verrà presentato il Quaderno Le terre adriatiche perdute dall’Italia dopo il secondo conflitto mondiale e l’esodo dei Giuliano-dalmati di Franco Papetti e Giovanni Stelli (Editoriale Umbra, 2008). Dopo i saluti di Mario Tosti, Presidente dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea e di Giovanni Stelli, della Società di Studi Fiumani, la relazione principale sarà tenuta da Fausto Ciuffi, direttore della Fondazione “Villa Emma” di Nonantola (MO). Seguirà la proiezione di spezzoni di testimonianze in video di esuli, tratte dal documentario di Emiliano Lorìa Vivere in esilio. Memorie del Villaggio Giuliano-dalmata di Roma. Con questa iniziativa l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc) intende celebrare il Giorno del Ricordo fuori dal coro della retorica, e della memoria troppo spesso strumentalizzata, proponendo un momento di riflessione storiografica e allo stesso tempo lanciando uno strumento editoriale utile per capire. La seconda parte del volume, curata da Dino Renato Nardelli, costituisce infatti una proposta didattica da seguire sul luogo, presso il Villaggio Giuliano-dalmata di Roma, posto lungo la Laurentina, che nei nomi delle vie e delle piazze, nei monumenti, nelle strutture ricreative e sociali e nei servizi costituisce quasi un segno archeologico delle strategie poste in atto dagli esuli per allestire già dal 1947 un loro spazio vitale che allo stesso tempo costituisse strumento di integrazione con il resto della città. E’ costume diffuso parlare di Esodo omettendo, talvolta intenzionalmente il prima (l’occupazione dell’Istria ancor prima dell’aprile 1941, e i processi di italianizzazione coatta attivati dal regime fascista nei confronti di quelle popolazioni) ed il dopo (le politiche di collocazione sul suolo italiano dei profughi e l’avviamento di strategie di integrazione messe in atto nell’immediato dopoguerra dal Ministro del Governo De Gasperi, Emilio Sereni); la presentazione di questo libro rappresenta un momento per dare contesto ad una importante celebrazione civile. Condividi