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di Giacomo Antonelli Pubblico delle grandi occasioni nella giornata di sabato alla “Sala Capitini” del Comune di Marsciano in occasione del convegno “Le epatiti virali: prevenzione diagnosi e terapia”, ottimamente organizzato dall’Avis Comunale di Marsciano con il patrocinio del Comune e delle Avis Provinciale e regionale. Non è stata scelta a caso la città di Marsciano, quest’ultima più di qualunque altra interessata da una malattia seria quale l’epatite cronica che nell’ultimo periodo ha registrato un numero via via maggiore di cittadini affetti dalla particolare patologia. Occasione giusta per riprendere in mano un discorso già avviato nel 2005 dal Comune e dalle strutture sanitarie della Media Valle del Tevere e riproposto a gran voce ora, perché oggi più di allora è necessario organizzare un piano di lavoro per conoscere l’epidemologia del luogo in termini di sieroprevalenza ed età. Il convegno ha visto protagonisti specialisti come medici di famiglia gastroenterologi, infettivologi, immunologi, chirurghi ed igienisti, il tutto per affrontare il problema in maniera multidisciplinare. Moderatore di giornata il Dott. Carlo Tascini, marscianese doc oggi attivo presso il reparto Malattie infettive – Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana che, insieme all’assessore e candidato sindaco AlfioTodini, ha più volte rimarcato l’importanza di un’associazione quale l’Avis, che ogni giorno si occupa di promozione ed ausilio dei propri pazienti. Presente anche il presidente dell’Avis Comunale Marsciano, Claudio Boggi che oltre a fare gli onori di casa ha ribadito l’importanza che essa ricopre ed ha voluto controbattere a chi sostiene che donare sangue costituisce un pericolo per l’incolumità della salute del paziente. La parola è poi passata al Dott. Virgilio Lipparoni, della direzione medica presidio ospedaliero AUSL 2, a sostenere il valore della prevenzione in questi casi patologici. Sulla stessa lunghezza d’onda la Dott.ssa Maria Lucia Cavalletti, medico di base, contraria alla cattiva informazione e che, come il proprio predecessore, ha esposto le varie tecniche di prevenzione adottabili in questi frangenti e quali particolari situazioni provocano il contagio della malattia. Il Dott. Alessandro Vujovic, del Servizio Immuno-Trasfusionale Azienda Ospedaliera Perugia, ha tranquillizzato i presenti sulla sicurezza del sangue, grazie ad un’evoluzione di tecniche e test di laboratorio che permettono una maggiore sicurezza nei riguardi dei pazienti che saranno oggetto di trasfusione. Non potevano mancare due illustri esponenti del presidio ospedaliero Asl n.2 di Marsciano, il Dott. Paolo Maria Brunori ed il Dott. Attilio Solinas, il primo rivolto al monitoraggio, trattandosi di una malattia asintomatica nella maggioranza dei casi, risulta fondamentale elaborare una precoce diagnosi in modo tale da poterla curare, aumentando così la possibilità di guarigione. Il Dott. Solinas ha puntualizzato invece le tecniche di diagnostica, cura e prevenzione del tumore del fegato da HCV, puntualizzando che nel nuovo presidio ospedaliero di Pantalla di Todi, verrà messa in funzione un nuovo apparecchio diagnostico che sostituirà in parte tecniche invasive come la biopsia epatica. Dulcis in fundo il Convegno è stato chiuso da tre stimati esponenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana , il Dott. Alessandro Mazzoni, il Dott. Lucio Urbani e il Dott. Piero Colombatto, il primo ha esposto la possibilità di trapiantare organi non compatibili (gruppi sanguigni diversi) attraverso al tecnica della fotoferesi, il tutto senza ausilio di farmaci anti-rigetto. Il Dott. Urbani, giovane chirurgo con alle spalle più di centro trapianti di fegato ed espianti multiorgano ed il Dott. Colombatto, operativo nel settore della gestine personalizzata della terapia dell’ HCV, hanno chiuso la giornata affermando che se in futuro la salute pubblica trarrà vantaggio da questa iniziativa, lo scopo della stessa sarà stato raggiunto. Condividi