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ORTA SAN GIULIO (Novara) - I laghi d’Italia hanno ora un Piano d’azione da mettere in campo per la loro tutela, conservazione e fruizione secondo metodi ambientalmente sostenibili. Lo hanno deciso i partner di Living Lakes Italia che sabato scorso si sono riuniti in assemblea ad Orta San Giulio, in Piemonte. Un’assemblea che precede di poco tempo il quinto Forum mondiale sull’acqua che si terrà ad Istanbul dal 16 al 22 marzo, e al quale la rete italiana dei laghi prenderà parte, presentando appunto un proprio Piano di azione per la difesa delle acqua dolci interne. Il coordinatore nazionale Fiorello Primi ha salutato con entusiasmo l’atteggiamento dei partner italiani, che si sono mostrati concordi nel ritenere che la difesa dei bacini lacustri nazionali debba passare attraverso due fondamentali linee di intervento: l’educazione ambientale, da cui discendono uno sviluppo sostenibile delle aree lacustri ed un uso sostenibile delle risorse naturali, e la protezione delle biodiversità attraverso la mappatura e lo studio degli habitat. I rappresentanti delle Province di Perugia, Novara, Verbania-Cusio-Ossola, Terni, Roma e Viterbo, della Comunità del Garda, di Legambiente, Uisp e Lipu, membri di Living Lakes Italia, pur riconoscendo le specificità dei rispettivi territori, hanno dimostrato di avere una visione comune su come volerli salvaguardare e come creare in essi nuove occasioni di sviluppo, senza alternarne gli equilibri, mantenendo e recuperando, ove occorra, le migliori condizioni di vivibilità e sostenibilità. La creazione di centri di educazione ambientale all’interno dei quali proporre anche iniziative di turismo e sport sostenibili (dalla bici, alla vela, dalla canoa, al rafting) dovrebbe essere tra le prime azioni da mettere in campo in tutti i laghi aderenti alla rete, come pure interventi volti a riqualificare la navigazione pubblica, attraverso l’introduzione di mezzi a basso impatto ambientale, come per esempio battelli ad energia solare. Un’esigenza quest’ultima avvertita soprattutto in quei laghi, come il Maggiore o il Garda, in cui la navigazione in acqua rappresenta sempre più una valida alternativa ai sistemi di mobilità su strada o rotaia. L’attenzione alla biodiversità per Living Lakes Italia è un altro caposaldo del suo Piano di azione in quanto si ritiene che la valutazione della qualità di un ambiente passi anche attraverso lo studio delle specie a rischio. Da qui l’importanza della realizzazione di banche dati sulle biodiversità, di progetti per una gestione sostenibile degli habitat naturali (compresi i canneti), dei giardini fenologici o botanici, delle ricerche sulle dinamiche ecologiche. Ma ai rappresentanti istituzionali dei principali laghi italiani non sfuggono altre emergenze, che si propongono di seguire da vicino, quali i problemi del mantenimento dei livelli idrici dei laghi, della captazione delle loro acque, della depurazione, e dell’uso del territorio a fini urbanistici ed agricoli. A tal proposito Primi ha proposto all’assemblea di procedere alla certificazione ambientale dei comuni circumlacuali, come si sta già tentando di fare per quelli che si affacciano sul Trasimeno o sul lago d’Orta. Dall’incontro di sabato scorso è emersa anche la necessità di dar vita ad un Comitato tecnico-scientifico di Living Lakes a cui affidare l’approfondimento di queste tematiche e l’individuazione delle possibili soluzioni. Si pensa al coinvolgimento di centri universitari e di ricerca, primo tra tutti il Cnr che presso la sede di Verbania Pallanza (Lago Maggiore) studia gli ecosistemi dei laghi con particolare attenzione a quelli subalpini. Ed è stato proprio l’Istituto di Pallanza il protagonista del convegno che si è tenuto venerdì pomeriggio sempre al Lago d’Orta, nel corso del quale i ricercatori del Cnr hanno ripercorso le tappe dell’”operazione Liming”, il progetto altamente sofisticato che negli anni ’80 ha permesso di risanare le acque del Lago d’Orta, profondamente compromesse dagli scarichi inquinanti delle industrie limitrofe. L’assemblea di Living Lakes ha infine proceduto alla nomina dei due vicepresidenti, nelle persone del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e del presidente della Comunità del Garda Aventino Frau. Condividi