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BERLINO - I leader europei del G20 riuniti a Berlino hanno concordato di regolare e supervisionare i mercati finanziari internazionali in tutte le sue parti, inclusi i fondi d'investimento ad alto rischio, 'hedge funds'. I Paesi europei ribadiscono la determinazione ad attuare il piano di azione concordato dallo stesso G20 "rapidamente e in tutte le sue parti". E' quanto si legge nel documento finale del vertice di Berlino dedicato alla crisi finanziaria globale. Si tratta, come si vede, di una clamorosa retromarcia dopo che gli stessi statisti, e le forze politiche che li sostengono, hanno per decenni affermato che il mercato non dovesse essere sottoposto a nessuna regola, lasciando liberi investitori e gli speculatori di agire come meglio credevano. Ora, pressati da una crisi che sta assumendo contorni sempre più preoccupanti, si prodigano a chiudere la stalla, ben coscienti, però, che i buoi che vi stavano racchiusi se ne sono andati da un pezzo. Va poi considerato che il loro esame della situazione si è limitato ai puri aspetti nfinanziari della crisi, mentre nulla è stato detto per quelli di natura sociale, come ad esempio, sostenere i lavoratori che hanno perso o richiano di pardere l'occupazione, e le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Erano questi, infatti, secondo quanto scrive l'agenzia stampa Reuters, i temi principali contenuti in un documento di discussione preparato dal ministero delle Finanze tedesco in vista del vertice: TRASPARENZA E RESPONSABILITA' -I Paesi europei dovrebbero promuovere, durante i periodi di crescita economica, la formazione di meccanismi anti-ciclici come i cuscinetti di capitale e lo stanziamento di capitali da parte delle banche a fronte di eventuali crediti inesigibili. Inoltre, l'Europa dovrebbe appoggiare la riforma della 'governance' dell'organismo per gli standard contabili internazionali. MIGLIORAMENTO NORMATIVO - Secondo il governo tedesco, tutte le parti attive nel settore dei mercati finanziari dovrebbero essere soggette ad adeguate normative. In particolare, i fondi d'investimento ad alto rischio - 'hedge funds' - dovrebbero rispondere ad autorità di supervisione e/o di mercato competenti per i mercati in cui operano. Gli 'hedge funds' dovrebbero essere soggetti a obbligo di registrazione e dovrebbero essere raccolti dati di tipo 'strutturale' per valutare meglio il settore ed il suo potenziale di 'rischio sistemico'. Anche le agenzie di rating dovrebbero essere soggette all'obbligo di registrazione e la loro supervisione dovrebbe andare oltre l'approccio auto-regolatorio. INTEGRITA' MERCATI FINANZIARI -L'integrità dei mercati finanziari si deve promuovere attraverso politiche per le retribuzioni dei manager volte ad evitare che questi si espongano a eccessi di rischio e si concentrino sul breve periodo. Inoltre, servono misure concrete contro quelle giurisdizioni che non collaborano o che non offrono un soddisfacente grado di trasparenza nelle aree della supervisione, della lotta al riciclaggio, della lotta al finanziamento di attività terroristiche e nella sfera fiscale. RAFFORZAMENTO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE - L'efficacia di collegi di supervisori è la chiave per la supervisione di istituti finanziari transnazionali. Servono progressi in tempi più brevi sia nell'attuazione dei collegi, sia nel loro effettivo funzionamento. RIFORMA DEGLI ISTITUTI FINANZIARI INTERNAZIONALI - I Paesi membri concordano sulla necessità di un aumento immediato delle risorse del Fondo monetario internazionale (Fmi). Gli strumenti di credito dell'Fmi dovrebbero essere soggetti a riforma per rafforzarne l'efficacia contro le crisi. Inoltre, l'Fmi e il Financial Stability Forum (Fsf) dovrebbero sviluppare e rafforzare la loro cooperazione per istituire efficaci meccanismi di 'allarmi preventivi' (early warnings). Infine, l'allargamento degli iscritti all'Fsf dovrebbe essere attuato velocemente, prima del G20 dei ministri finanziari di metà marzo. Al pre-G20 di Berlino hanno partecipato, oltre naturalmente alla padrona di casa, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il primo ministro ceco Mirek Topolanek, il cui paese guida la presidenza di turno della Ue, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il primo ministro olandese, Jan Peter Balkenende, il premier britannico Gordon Brown, il capo del governo spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, e il presidente francese Nicolas Sarkozy, con i loro ministri delle finanze. Condividi