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PERUGIA – La Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Oliviero Dottorini, ha approvato a maggioranza (5 sì e 2 no dell'opposizione) la manovra di Bilancio predisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini e illustrata dall'assessore Vincenzo Riommi. I relatori saranno lo stesso Dottorini (Verdi e civici) per la maggioranza e Andrea Lignani Marchesani (Cdl per l'Umbria) per la minoranza. Tra gli interventi di maggiore rilievo previsti per l'anno in corso ci sono le misure a sostegno del redditoT per i lavoratori colpiti dalla crisi (con la sospensione per un anno del pagamento delle bollette e per due anni delle rate dei mutui sulla prima casa), gli incrementi negli stanziamenti per la Fondazione contro l'Usura, per l'edilizia sanitaria e quella sportiva, la cultura e il Trasporto pubblico locale, il diritto allo studio universitario e le agevolazioni finanziarie per le piccole - medie imprese. L'entità del Bilancio preventivo per il 2009 supera i 2 miliardi di euro, ripartiti in 14 “funzioni obiettivo”, la principale delle quali è quella relativa alla Promozione e tutela della salute con circa 1,7 miliardi di euro. Seguono Servizi e infrastrutture per la mobilità, 281 milioni di euro; Amministrazione generale, 133 milioni; Industria, artigianato e commercio, 156 milioni; Formazione professionale e politiche per il lavoro, 81 milioni; Agricoltura e foreste, 73 milioni di euro; Istruzione e cultura, 51 milioni; Difesa del suolo e ambiente, 137 milioni; Politiche abitative, 141 milioni di euro; Organi istituzionali, 21 milioni; Protezione sociale, 16 milioni di euro; Turismo, 11 milioni; Programmazione strategica, 4 milioni; Opere pubbliche, 19 milioni di euro. La LEGGE FINANZIARIA REGIONALE, in coerenza con gli indirizzi programmatici espressi nel Documento Annuale di Programmazione (Dap), espone annualmente il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale e provvede alla regolazione annuale delle grandezze previste dalla legislazione regionale. La finanziaria regionale determina anche il livello massimo del ricorso al mercato finanziario, stabilisce cioè l'ammontare massimo consentito per la contrazione dei mutui o prestiti per il pareggio del bilancio per ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale: il limite del ricorso al mercato per gli anni 2009/2011 è fissato in circa 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, contro i circa 56 milioni di euro autorizzati nel 2008. Gli emendamenti della Giunta regionale presentati in Commissione dall'assessore Riommi prevedono ulteriori stanziamenti, riferiti all'anno 2009, per: la Fondazione Umbria contro l'usura (+ 130 mila euro che portano a 501 mila euro lo stanziamento complessivo); il finanziamento della legge n. 12/97 “Interventi di agevolazione finanziaria e assistenza tecnica a favore delle piccole e medie imprese del commercio e dei servizi (+ 300 mila euro per un totale di 604 mila); i contributi a Sviluppumbria (+ 550 mila euro per un totale di 3 milioni); il Diritto allo studio universitario (+ 300 mila euro); ristrutturazione e ammodernamento dell'edilizia sanitaria e ospedaliera (+ 3 milioni di euro oltre gli 8,5 già stanziati); l'edilizia sportiva (+ 400 mila euro, 800 mila euro totali); il settore cultura (+ 300 mila euro), il sostegno all'open source, all'agricoltura biologica e di qualità, al marchio del mobile umbro (+ 220 mila euro complessivi). COLLEGATO ALLA MANOVRA DI BILANCIO Nel Collegato trovano spazio le misure di contrasto della crisi economica annunciate nella risoluzione approvata insieme al Dap, oltre a provvedimenti che riguardano l'Adisu, l'Aci, le auto storiche, la raccolta dei tartufi, l'Azienda di promozione turistica (Apt), il Trasporto pubblico locale, il potenziamento dei Consorzi Fidi (legge n.12/97) e lo sblocco di alcune pratiche relative agli eventi sismici del 1979. Gli interventi a sostegno del reddito delle famiglie colpite dalla crisi economica si articolano su due livelli e riguardano il differimento dei pagamenti di tasse e tariffe e delle rate dei mutui sulla prima casa. I lavoratori interessati da crisi aziendali o occupazionali posti in cassa integrazione e mobilità, o interessati da contratti di solidarietà e dagli ammortizzatori sociali in deroga previsti dalla legge n. 2/2009, potranno usufruire del beneficio della sospensione del pagamento (per l'anno 2009 e fino ad un massimo di 5 mila euro) di tasse, tariffe e canoni relativi a asili nido, mense scolastiche, servizi idrici, gas per riscaldamento e usi domestici, servizi di igiene ambientale. Gli oneri finanziari conseguenti alla sospensione per un anno dei pagamenti, stimati in circa 1 milione di euro a fronte della sospensione stimata di 50 milioni di euro di pagamenti, saranno posti a carico del bilancio regionale. I lavoratori interessati da crisi aziendali per i quali vale la sospensione dei pagamenti ed anche quelli che abbiano perso il posto di lavoro nell'anno 2009, potranno beneficiare della sospensione per 2 anni del pagamento delle rate del mutuo immobiliare (per un ammontare massimo di 20 mila euro) stipulato per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Il pagamento delle rate “slitterà” così di due anni e Gepafin fornirà garanzie sul loro pagamento. Questo intervento è mirato ad evitare che, in un periodo di difficoltà lavorative, le famiglie corrano il rischio di non essere in grado di fare fronte al pagamento delle rate del mutuo. Spetterà ai Comuni la gestione dei provvedimenti e la valutazione sull'impatto della perdita del lavoro o della cassa integrazione sulle condizioni di vita delle famiglie che faranno richiesta delle agevolazioni previste. Viene modificata la legge n. 6 /2006 sul Diritto allo studio universitario, con la riduzione dei costi e delle spese di funzionamento e una maggiore snellezza operativa: viene abolito il Consiglio di amministrazione dell'ADISU e la figura del Presidente viene sostituita da quella dell'Amministratore unico, che sarà nominato dalla Giunta regionale, rimarrà in carica 3 anni (prorogabili per altri 2), e dovrà assicurare il perseguimento degli obiettivi indicati dall'Esecutivo regionale. Per ottimizzare la gestione della tassa automobilistica regionale, la Giunta è autorizzata a stipulare con l'AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA una apposita convenzione, di durata triennale, per lo svolgimento di attività inerenti l'applicazione del tributo. Al fine di superare l’eccezione di costituzionalità avanzata dal Governo nazionale sulla norma relativa alle AUTO STORICHE, quanto avrebbe dovuto essere disciplinato con un apposito regolamento viene inserito nel testo della legge. La Disciplina della raccolta, coltivazione, conservazione e commercio dei TARTUFI viene modificata: a decorrere dall'anno di imposta 2009 i proventi derivanti dalla tassa di concessione e quelli derivanti dalle sanzioni spettano alle Comunità montane, che li utilizzano per interventi di tutela, di miglioramento e valorizzazione nel settore della tartuficoltura e di sostegno all'attività delle Associazioni tartufai. Il finanziamento regionale alle Comunità montane, equivalente agli introiti previsti e stimato in circa 242 mila euro, viene quindi abolito. L'Azienda di promozione turistica (APT) assumerà, tra i servizi di promozione, anche le funzioni svolte dalla Umbria Film Commission, che viene sciolta. Vengono stanziati 3 milioni di euro, provenienti dalla compartecipazione regionale all'accisa sul gasolio per assicurare l'equilibrio del sistema del TRASPORTO su gomma. Condividi