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Sono accusati di avere fornito a oltre una settantina di stranieri contratti di lavoro, in realtà falsi, per ottenere permessi di soggiorno in Italia in cambio di somme che andavano da 2 a 6 mila euro i sei italiani e una straniera arrestati dalla squadra mobile di Terni nell'ambito dell'operazione ''Pay work''. Le accuse contestate sono di associazione per delinquere finalizzata all'ingresso e alla permanenza in Italia, con fini di lucro, di clandestini, falso e truffa. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile ternana - diretta da Luca Sarcoli - a capo della presunta organizzazione c'era una ternana di 72 anni, consulente del lavoro, che si avvaleva della collaborazione di una filippina di 55 anni, in regola con il permesso di soggiorno, residente a Roma dove lavorava alla dipendenze di una associazione no profit. Queste, avvalendosi di imprenditori compiacenti in Umbria, Lazio e Puglia, fornivano falsi contratti di lavoro agli extracomunitari provenienti da Filippine, India, Bangladesh, Tunisia e Marocco che però una volta giunti in Italia si accorgevano di essere stati truffati. Condividi