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di Daniele Bovi Il barometro per i sessanta dipendenti della Cosmologic di Ponte San Giovanni volge al brutto. Oggi una delegazione di dipendenti del magazzino alle porte di Perugia (a cui si sono aggiunti militanti di Rifondazione) è partita alla volta di Bologna, dove si è tenuto un incontro con l'azienda sul futuro dello stabilimento perugino e di quello bolognese. Da quanto apprende Umbrialeft, la proprietà ha ribadito la volontà di chiudere il magazzino di Ponte San Giovanni. Come detto, sono sessanta i posti a rischio: per la maggior parte giovani ragazze e apprendisti. I sindacati sono riusciti in compenso a strappare un tavolo istituzionale dove si parlerà di ammortizzatori sociali. Tradotto, ci si siede per parlare di cassa integrazione. Il problema però è che molti dei lavoratori della Cosmologic non hanno diritto al sussidio o ne possono usufruire per soli tre mesi. Obbiettivo del tavolo, sarà quello di allargare la Cig a tutti i dipendenti. E purtroppo, dato l'elevatissimo livello di stress e di tensione, una delle ragazze che era a Bologna ha accusato un lieve malore per il quale è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso bolognese. Dimessa senza particolari problemi, è ripartita da una ventina di minuti alla volta di Perugia. Nello stesso pullman che sta riportando lei e i suoi colleghi verso Perugia, è presente anche una troupe della trasmissione di Rai Due “Annozero” condotta da Michele Santoro. I giornalisti hanno seguito la giornata si trattative fuori dalle porte dello stabilimento bolognese ed hanno realizzato interviste anche nel bus che sta riportando i lavoratori a casa. Il servizio dovrebbe andare in onda nella puntata di dopodomani. Condividi