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PERUGIA - L'Isuc, Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea, ha programmato per il pomeriggio di venerdì 20 febbraio (Salone d'Onore di Palazzo Donini, ore 17) la presentazione del volume Costituenti dall'Umbria. Un contributo alla nascita della democrazia (Editoriale Umbra, Foligno 2008). Tale pubblicazione ha visto la luce all'interno dell'Istituto stesso, durante uno dei periodi di tirocinio formativo che ormai da anni numerosi studenti universitari svolgono presso questa struttura. Studenti dell'Università di Perugia, laureandi della Facoltà di Scienze Politiche, sono infatti i due autori del volume, Maria Selina Ametrano e Arnaldo Perrino, che nella scorsa primavera hanno appunto svolto uno stage presso l'Isuc. L'idea di affrontare questa ricerca nasce dalla volontà di soffermare l'attenzione, a 60 anni dall'entrata in vigore della nostra Costituzione repubblicana, sul contributo che l'Umbria ha dato allora, in termini di donne e uomini che hanno partecipato ai lavori della Costituente, alla stesura del testo che sancisce, regola e legittima la vita democratica del nostro Paese e delle sue Istituzioni. Il testo che viene presentato ha una struttura articolata: ad una prima parte introduttiva di contestualizzazione storica ed illustrazione ragionata dei dati scaturiti dalle urne il 2 giugno 1946, segue un secondo capitolo con corpose schede biografiche dei “Costituenti dall'Umbria”. Dopo il terzo capitolo, dove trova spazio una conversazione con il senatore Raffaele Rossi, utile anche per calarsi nella realtà di quegli anni, il volume si chiude un'Appendice che contiene il Decreto legislativo luogotenenziale n. 74, 10 marzo 1946 (Norme per l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente) e l'indicazione delle circoscrizioni elettorali, con le relative assegnazioni di seggi. L'incontro, coordinato dal presidente Isuc Mario Tosti ed aperto dai saluti del presidente del Consiglio regionale, Mauro Tippolotti, vedrà la partecipazione, oltre che degli autori, di due docenti dell'Ateneo perugino, il giurista Maurizio Oliviero e lo storico Giancarlo Pellegrini. Condividi