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Il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista dell’Umbria ricorda la figura di Giordano Bruno, giustiziato a Roma il 17 febbraio 1600, ancora oggi simbolo della libertà di pensiero. "Celebrare oggi - afferma il Presidente del gruppo regionale Stefano Viti -, ad oltre 400 anni dalla brutale esecuzione del pensatore nolano, la sua figura significa rendere onore e memoria all’opera ed al pensiero di Bruno quale difensore estremo della libertà di giudizio e di coscienza di tutti gli uomini. Nella sua modernità, con cui ancor oggi fatichiamo a competere, Giordano Bruno diede un impareggiabile esempio della laicità come valore della società sia in campo religioso sia in campo scientifico, regalandoci intuizioni e una visione del mondo con cui tutti dovremmo rapportarci". "In una fase come quella attuale - continua Vinti -, che vede un uso distorto del sentimento religioso per giustificare leggi fondamentaliste tese a limitare la libertà delle donne e degli uomini, e in cui le ingerenze della gerarchia ecclesiastica pongono seriamente in discussione la laicità delle istituzioni e l’autonomia della ricerca e della scienza, si impone una profonda riflessione sulla vita e sull’opera di Giordano Bruno, costruttore impareggiabile del moderno pensiero, martire per il pieno riconoscimento del valore e della dignità della persona". Condividi