logo evasori.gif
di Daniele Bovi “Chi evade deruba anche te!”. Questo il grido di dolore e di battaglia che campeggia su un sito davvero particolare, Evasori.info, online dal maggio del 2008. In sostanza, il portale permette anonimamente di segnalare quei comportamenti che creano un danno all'erario e a tutti quelli che le tasse le pagano, per convinzione o solo perché impossibilitati a eluderle. Segnalatore e segnalato, ovviamente, godono della massima privacy. Lo scopo del sito infatti non è quello della delazione, ma quello di costruire una mappa dell’evasione. Sfruttando la tecnologia di Google Maps infatti, la cartina della penisola che occupa l'homepage si anima continuamente con "spilli virtuali" sulle varie città che raccontano: "A Roma 2 minuti fa evasi 6 euro in bar" oppure "a Torino 6 ore fa evasi 4mila euro su immobili". La popolarità del sito sta crescendo a dismisura e il numero di segnalazioni dà un’idea, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto sia esteso e capillare il fenomeno. Di quanto il mare dell’evasione sia fatto di gocce. Tipo uno scontrino da 2 euro di un bar non emesso. E se a fare le fatture non sono rimaste solo le fattucchiere, la situazione non è comunque delle più rosee. Ad oggi sono arrivate al sito 18091 segnalazioni, per un totale di 9 milioni e 972mila euri fatti scomparire alla patria fiscalità. Una media di 63 segnalazioni al giorno; 34mila euro ogni 24 ore sottratti all’erario. Sul sito inoltre è possibile fare ricerche provincia per provincia. Che cosa hanno segnalato allora gli internauti-contribuenti perugini? Qui l’analisi deve prendere in considerazione due ordini di grandezza: il numero di segnalazioni per categoria (ad esempio bar, ristoranti, oppure commercialisti e notai) e la cifra evasa. Su 28mila euro di evasione segnalata, in cima alla classifica si piazza la categoria dei contabili e commercialisti (6mila euro), seguita dalla voce “assistenza sociale residenziale” (ad esempio le case di cura private) con 5mila euro evasi, 5mila euro anche per “alloggi per vacanze e brevi soggiorni”, 2940 per la categoria “istruzione” (ad esempio le ripetizioni private), 2930 per “meccanici e rivenditori di autoveicoli e motocicli”, 2010 per “medici e dentisti” e così via, fino ad arrivare agli appena 137 euro evasi dalla categoria “pasti preparati, catering e asporto”. Un figurone a confronto lo fanno invece gli avvocati, con appena 500 euro sottratti all’erario. Se queste dunque sono le cifre in termini monetari, interessanti sono invece il numero di segnalazioni per ogni categoria. Qui a svettare sono i famigerati “alloggi per vacanze e brevi soggiorni”. Hotel, agriturismi, bed&breakfast e via discorrendo hanno totalizzato dieci segnalazioni. Otto quelle fatte registrare dai medici e dai dentisti, a conferma che la frase “mille con la fattura, seicento senza”, resta ancora un must nel campo dell’evasione. Sette invece gli “spilloni” conficcati nella categoria “istruzione”: insomma, caro mi costa quel 4 rimediato da mio figlio in latino e matematica. Pareggio tra “ristoranti” e “idraulici, elettricisti e altri lavori specializzati” con 4 tacche a testa. E così via a scendere. Fino ad arrivare alla più che immaginabile e comprensibile incazzatura, mista a civico risentimento, di quell’unico contribuente che accanto alla categoria “contabili e commercialisti” ha scritto: “1 evasione per un totale di 6000mila euro”. Condividi