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PERUGIA - E' un vero e proprio vademecum sul che fare quello diramato oggi dalla Consigliera di parità dell'Umbria e indirizzato a tutti i genitori interessati a mantenere il tempo pieno nelle scuole primarie frequentate dai loro figli. Un vademecum in cui, oltre ad illustrare succintamente le novità introdotte con la riforma, si spiegano loro i rischi che si corrono e si suggerisce il comportamento migliore da tenere. Da parte nostra non abbiamo null'altro da aggiungere alle cose che si dicono in questo documento, per cui abbiamo ritenuto opportuno pubblicarlo integralmente, così come ci è pervenuto. "Al momento dell'iscrizione all'anno 2009-2010 RICORDATE di CONFERMARE PER ISCRITTO il modello formativo gia' adottato dalla vostra scuola negli anni precedenti. In questo modo si spera di poter contenere al minimo l'effetto della riduzione delle ore di insegnamento che sara' imposta dal prossimo anno, riduzione di ore che non puo' che impoverire la preparazione degli studenti. Infatti con il nuovo modello standard, ridotto dalla Gelmini a 24 ore settimanali, è impossibile assicurare la stessa copertura oraria ai genitori e lo stesso supporto agli alunni soprattutto se tutte le materie dovranno essere seguite da un maestro unico "omniscente". Con la nuova organizzazione non sara' piu' possibile rispettare i tempi di apprendimento dei bambini con il rischio di fare di corsa o in modo superficiale, dedicare attenzione ai bambini in difficoltà di apprendimento, supporto garantito oggi dalle 6 ore settimanali di "compresenza" (presenza di due insegnanti), scaricando le difficolta'sulle famiglie. I rischi concreti sono: aumento della spesa per lezioni private e un tempo scuola oltre le 24 h che vedra' bambini di classi e eta' differenti raggruppati in un unico ambiente controllati da personale non insegnante che torneranno a casa prima e con i compiti da fare!E' ragionevole in tempo di crisi tagliare il superfluo,ma il tempo pieno per i genitori che lavorano e la scuola elementareNON è superfluo! E' TEMPO DI ISCRIZIONI IN PRIMA ELEMENTARE: A PARTE I MOLTI PUNTI INTERROGATIVI NON ANCORA SCIOLTI, CHE MODELLO DI SCUOLA CI ATTENDE? Modello attuale: negli anni scorsi, ogni scuola ha sviluppato diversi modelli didattici, tenendo conto delle richieste delle famiglie e degli interessi formativi dei bambini. Il 18 dicembre 2008 il Consiglio dei Ministri ha emanato lo SCHEMA DI REGOLAMENTO che prevede per le iscrizioni alla classe prima, nell'anno scolastico 2009/2010, la seguente articolazione oraria: modello prevalente IMPOSTO di 24 ore settimanali, da svolgersi nella mattinata. La classe è affidata ad un maestro unico che insegnerà tutte le discipline per 22 ore, compresa la lingua inglese se il docente ha partecipato allo specifico corso di formazione. Eliminate le 6 ore settimanali di "compresenza di supporto" confermate le 2 ore di religione cattolica. A richiesta e solo se saranno trovati i fondi seguono i seguenti modelli: - 27 ore settimanali da svolgersi prevalentemente la mattina. La classe è affidata ad un maestro unico che insegnerà tutte le discipline per 22 ore compresa la lingua inglese se il docente ha partecipato allo specifico corso di formazione, più 2 ore di religione cattolica, senza compresenze. Nelle rimanenti 3 ore non si sa cosa faranno i bambini, né a chi verranno affidati. - 30 ore settimanali (27+3 opzionali) con un maestro unico, comprensive del tempo mensa. La classe è affidata ad un maestro unico che insegnerà tutte le discipline per 22 ore compresa la lingua inglese se il docente ha partecipato allo specifico corso di formazione, più 2 ore di religione cattolica, senza compresenze. Ancor di più in questo caso non si sa cosa faranno i bambini, né a chi verranno affidati nelle rimanenti 3 ore + 3 opzionali. È probabile che su questo modello vadano ad operare soggetti esterni alla scuola (cooperative a pagamento? Con quale qualifica? Costi a carico delle famiglie?). - 40 ore settimanali con due maestre (Tempo Pieno) ma senza compresenze. La mancanza delle compresenze determina un impoverimento di questo modello pedagogico-didattico, riconosciuto a livello internazionale come fiore all'occhiello della scuola pubblica italiana. Rispetto però alle altre opzioni è l'unica da prendere in considerazione perché la presenza di due docenti permette ad essi di approfondire la conoscenza disciplinare, di confrontarsi sulle dinamiche della classe e ai bambini di rapportarsi con più punti di vista, opportunità impossibili con il maestro unico che dovrebbe essere "omniscente". La finanziaria 2009 ha tagliato 8 miliardi di euro ma solo per la scuola pubblica. Non c'è stata nessuna riduzione per le scuole private". Condividi