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CORCIANO - Sinistra democratica di Corciano saluta con favore la posizione di Rifondazione comunista espressa nel comunicato stampa, apparso il 29 gennaio 2009 sul sito on line di Umbrialeft. Condividiamo l’analisi politica che individua nel rimpasto di Giunta di metà legislatura la cesura tra una vocazione improntata a riconoscere le istanze della sinistra e uno smottamento lento e progressivo verso posizioni moderate e di centro, sempre più dimentiche delle attese sociali e del rispetto della comunità. Così, mentre a sinistra abbiamo spinto per promuovere la partecipazione e per aprirci all’ascolto, la tendenza del centro della coalizione, della Giunta e del suo Sindaco si è caratterizzata come “posticipatoria” perché è giunta ad informare sempre dopo: dopo la decisione, dopo il fatto e dopo la reazione, spesso esasperata, dei cittadini. Questa osservazione è di tale evidenza che lo stesso Partito democratico la ammette, entrando ampiamente nel dettaglio di tutti i mancati incontri di questo quinquennio, imputandoli però a un problema generico di metodo, protratto per anni, non si sa perché, al di là di ogni più negativa evidenza, quando invece appare lampante che è solo un problema specifico di persone e di incapacità a stabilire relazioni valide, rispettose, costruttive. Condividiamo nella sostanza la prospettiva progettuale-politica che viene delineata da Rifondazione comunista a partire dalla consapevolezza di una crisi economica che, ricadendo su ogni aspetto della vita dei sngoli, richiama l’amministrazione del Comune ad attivarsi direttamente per dare risposte puntuali, organizzate in una proposta complessiva, condivisa e solidale. Sinistra democratica auspica che questa coalizione allargata di centro sinistra diventi realtà politica operante già a partire dai prossimi appuntamenti elettorali. E’, infatti, un’anomalia palese che la Sinistra a Corciano abbia tenuto in Consiglio comunale posizioni diverse, pur riconoscendosi su molti temi di largo interesse sociale, civile e umano. Nella costruzione di una coalizione allargata è prioritario anteporre i contenuti ai nomi delle persone e, quindi, in questa prospettiva, diventa importante aprire un confronto programmatico non solo con i soggetti politici che hanno accompagnato il Partito democratico nel corso della presente Legislatura, ma anche con Rifondazione comunista che, nonostante la rottura dell’accordo elettorale nel 2004, ha condiviso alcuni atti rilevanti dell’attuale maggioranza. Sinistra democratica sa che l’amministrazione uscente ha mancato l’obbiettivo preposto su alcuni punti qualificanti per una coalizione di centro sinistra, tutti contenuti nella nozione di metodo democratico. L’allargamento della democrazia, il confronto programmatico, il rispetto delle minoranze sono elementi imprescindibili per una proficua, partecipata e paritetica vita della coalizione. Oggi, la Sinistra è alla prova di una sintonia faticosamente ricercata e non potrebbe ancora tollerare torti e assistere a favoritismi, come è avvenuto spesso sin qui, tra le sue varie anime, da parte del partito di maggioranza relativa, al solo scopo di segnare solchi, laddove invece esistono convergenze stabili su punti salienti del governo della comunità. “Le idee come priorità”, così si legge in un primo contributo di proposte che il Partito democratico ha elaborato come base per un confronto, e, per una intera pagina, si dilunga sul valore della discussione, della condivisione, della partecipazione, dell’ascolto, della dialettica. Nei fatti, poi, ci siamo ritrovati con un nome, un nome solo come “apriorità” e una decisiva riconvocazione di coalizione che tarda a venire e rischia di cadere a … giugno! Meglio allora dare diritto di precedenza a “coerenza e correttezza” e accompagnare con un corso intensivo di recupero del loro significato primario queste parole, che a Corciano sembrano invece aver conservato solo la sequenza della loro articolazione sonora! Condividi