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GUBBIO - Il sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, non ne lascia passare una in tema di informazione, tanto più se gli attacchi quotidianamente sferrati nei suoi confronti dal TGR targato Colaiacovo, gli vengono da un Pd eugubino che mai si è rassegnato a stare all'opposizione. Questa volta, dopo aver preso atto che questo partito ed il suo segretario Guerrini, da lui definito "portavoce della Lorenzetti e della Regione", sono ormai di casa nella sede dell'emittente televisiva in questione, tanto da meritarsi un servizio di vari minuti, con tanto di intervista, andato in onda il 29 gennaio scorso, rileva la curiosa coincidenza della lettura di una sua nota sulla legge elettorale per le Europea, immediatamente seguita, "con tempestività da primatisti della velocità", da una replica ancora del Pd. In maniera del tutto ironica, il primo cittadino di Gubbio si complimenta perciò per questo exploit, facendo presete che il passato gli era andata anche peggio, con repliche mandate in onda a sue note delle quali nessuno aveva dato notizia. E' stato fatto dunque un passo avanti in questa occasione. Dopo aver affermato di non sapere perciò che fine farà questa sua ennesima presa di posizione (temendo che faccia comunque la fine delle altre 200 tagliate o oscurate del tutto), entrando nel merito dell'argomento Goracci fa presente a chi "confonde Bruxelles con Strasburgo" che nella proposta di legge per le Europee targata Pd-Pdl di nuovo c'è solo la soglia di sbarramento al 4%, poiché, contrariamete a quanto affermato dai "piddini", dal 1979, primo anno di elezione diretta del Parlamento europeo, le preferenze ci sono sempre state. Quanto, poi, al fatto che il 13 e 14 aprile scorso le scelte erano state fatte dai cittadini, niente da dire se non che "Forse quelli del PD eugubino non hanno ancora capito la portata della batosta che hanno preso, nonostante l’annessione dei comunisti e della sinistra, con il voto utile che ha consegnato l’Italia nelle mani di Berlusconi, il quale ora fa tutto ciò che vuole senza una vera opposizione". Una situazione che il sindaco di Gubbio si dice certo non si ripeterà il 6 e 7 giugno prossimi. "Per noi hanno scelto i cittadini - insiste - ma, molto sommessamente, ricordiamo a questi strateghi (delle sconfitte visto che in Italia non esistono altri casi come quello del Pd eugubino che sta per 10 anni fuori dal governo in una realtà dove il vecchio Pci prendeva più del 50%... ed è sulla buona strada per arrivare a 15) della politica che anche a maggio-giugno 2006 per le elezioni comunali avevano scelto gli eugubini… E con quale nettezza !!!". Ricorda poi, "agli smemorati (politicamente) del Pd eugubino che solo 45 giorni prima, il 9 aprile, alle elezioni politiche vinte per un soffio da Prodi, la coalizione del segretario del Pd (e del “portavoce” che ci aveva “rintontito” su Trg, Porta a Porta, quotidiano e settimanale regionale secondo il quale nella migliore delle ipotesi per Goracci si poteva verificare il fenomeno dell’ “anatra zoppa”) aveva preso il 54% e per le successive comunali, a maggio, quella percentuale si era più che dimezzata… eppure gli eugubini erano gli stessi". "Quando le “botte” non insegnano niente!!!", conclude quindi, non prima però che attenderà fiducioso, "a Roma, a Perugia, a Gubbio il 6 e 7 di giugno, sapendo che in questo Paese la sinistra comunista non può non avere un suo spazio politico e di rappresentanza istituzionale". "Questo lo comprenderanno anche i cittadini, visto che i loro interessi e le loro esigenze non possono essere rappresentati da Calearo, Colaninno e nemmeno da Di Pietro". Condividi