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PERUGIA – La Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale ha approvato la proposta di risoluzione, presentata dai rappresentanti della maggioranza di centrosinistra, necessaria affinché l’Aula possa esprimersi, venerdì 30 gennaio, sul Documento annuale di programmazione. Il documento della maggioranza, presentato da Paolo Baiardini (Pd) mette in evidenza che “nel clima di difficoltà economica e sociale che investe anche la nostra regione, risulta di vitale importanza porre in essere misure anticrisi volte a proteggere imprese e famiglie. Si rende necessario: sveltire le procedure per l’accesso al credito sia delle imprese che delle famiglie, anche dando immediatamente corso all’attuazione della legge sul Prestito sociale d’onore; sostenere le imprese puntando, maggiormente, ad un aumento della produttività e della loro competitività; mettere in atto tutte le azioni possibili affinché vengano accelerate le procedure di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione, anche con la costituzione di un Fondo di garanzia, ponendo una particolare attenzione alla cooperazione sociale, tentando anche di garantire a quelle di tipo B almeno il 5% delle attività esternalizzate dagli enti locali umbri superando definitivamente le procedure al massimo ribasso; aumentare le risorse destinate alla Fondazione antiusura; rimodulare gli strumenti di finanziamento, a partire dai bandi europei, rendendoli più flessibili e accelerando i tempi e le procedure, attraverso l’individuazione di misure più dirette per arginare la crisi come, per esempio, quelle ‘a sportello’; negoziare con le municipalizzate e gli enti proprietari (come richiesto da Rifondazione Comunista, ndr.) la sospensione del pagamento dei servizi pubblici locali, compresa la retta degli asili nido per tutti coloro che perderanno o saranno sospesi dal lavoro per un periodo di 24 mesi e con pagamento differito”. Durante la seduta, l’assessore Vincenzo Riommi ha presentato le integrazioni proposte dalla Giunta al testo del Documento dopo il dibattito sviluppatosi in Commissione. Le modifiche riguardano l’impegno a sostenere con maggiore efficacia le misure rivolte alle fasce deboli, con particolare riguardo alla salute mentale; potenziare l’attività di cooperazione internazionale, compreso il Commercio equo e solidale; affrontare il problema della casa anche attraverso lo strumento dell’autocostruzione; promuovere l’agricoltura biologica, favorendo la ‘filiera corta’ e le campagne informative sull’agricoltura di qualità; considerare la creazione di un soggetto unico per la gestione del servizio per lo smaltimento dei rifiuti soltanto come una delle ipotesi, rinviando una più precisa definizione al nuovo Piano regionale dei rifiuti; valorizzare le produzioni locali anche attraverso una legge sul marchio del mobile in stile; favorire la diffusione della firma digitale e della fattura elettronica per ridurre i costi generati dall’uso di mezzi cartacei”. SCHEDA: I CONTENUTI DEL DAP Il Documento annuale di programmazione prende prioritariamente in considerazione le azioni per fronteggiare la crisi economica, ma si sofferma anche su altri due grandi temi che caratterizzeranno la fine della legislatura regionale: il percorso di avvicinamento al federalismo fiscale e il tema della produttività. Per quanto riguarda gli indirizzi di programmazione generale, la descrizione del complesso delle azioni regionali prioritarie per il 2009 parte dai 10 “Progetti caratterizzanti” del Patto e si sofferma quindi sulle priorità per l’anno 2009 per ciascuna politica. Il 2009 vedrà la definizione e la prima attuazione di provvedimenti come il nuovo Piano dei rifiuti, i nuovi Piano sanitario e sociale e la prosecuzione dell’attuazione degli interventi per le politiche di sviluppo e coesione. Le previsioni del Pil sono negative per il 2008 e 2009 (- 0,4 e – 0,5 per cento) per tornare a “salire” nei due anni successivi (+ 0,8 nel 2010 e + 1,3 per cento nel 2011). Le azioni e i programmi per il 2009 si muovono in sostanziale continuità con le politiche dei documenti annuali precedenti e con la filosofia di fondo del Patto per lo Sviluppo. Non ci sarà, per il 2009, aumento dell’imposizione fiscale regionale: tasse e tributi propri dell’ente rimarranno invariati e il pareggio di bilancio sarà ottenuto attraverso un ulteriore contenimento delle spese di funzionamento e per il personale della Regione, il recupero dell’evasione fiscale e tributaria, il minore ricorso ai prestiti bancari e con la valorizzazione del patrimonio immobiliare. La spesa sanitaria seguirà la riprogrammazione già decisa con apposita legge regionale, il bilancio per il 2009 è di circa 2miliardi e 100milioni di euro. Condividi