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''Ciò che lascia disarmati i nostri imprenditori è la questione relativa alla restrizione del credito da parte del sistema bancario'': lo afferma Flaminio Flavi, presidente di Cna Assomeccanica di Perugia, ribadendo che ''nell'arco dei prossimi mesi molte imprese umbre, in assenza di interventi che assicurino certezze per il futuro, potrebbero rischiare la chiusura''. ''Fino a qualche mese fa - fa notare Flavi in un comunicato - molte delle nostre imprese erano quotidianamente corteggiate dai diversi istituti bancari per l'accensione di nuove linee di credito indipendentemente dalle finalità per le quali il denaro sarebbe stato usato, investimenti, liquidità aziendale, ricerca e sviluppo. Inoltre, le nostre imprese nel corso degli ultimi due anni trainate dall'andamento positivo del settore si sono impegnate in ingenti programmi di investimenti per rendere più competitive le proprie strutture nel mercato. Pertanto se gli istituti di credito non assicureranno adeguati interventi ai nostri imprenditori, dando loro la possibilità di riposizionarsi nei mercati locali, nazionali ed internazionali molte delle aziende locali di produzione nel corso dei prossimi mesi saranno costrette a chiudere''. Secondo le stime Cna, la maggioranza delle imprese di meccanica di precisione che lavorano in sub fornitura per clienti locali o nazionali rilevano una forte riduzione degli ordini per i prossimi mesi, che va dal 15 al 50 per cento. Il settore che sembra essere più colpito dalla crisi è quello dell'automotive, con particolare riferimento alla costruzione di mezzi pesanti: gli ordini qui sembrano essere calati oltre il 60 per cento. Resistono le imprese di meccatronica e vedono positivo anche le imprese di meccanica di precisione. Nonostante ciò solo poche imprese prevedono per il 2009 aumenti di fatturato. Condividi