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PERUGIA - ''Obama ha sottolineato l'importanza del sole e del vento come sorgenti di energia; credo che l'Italia dovrebbe ricordarsi che per quanto riguarda il sole anche noi abbiamo le nostre risorse e le nostre possibilita'; mi auguro che a questo corrisponda anche un'effettiva presa di posizione da parte dei responsabili governativi di questo tipo di sviluppi''. Cosi' Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica, ha risposto ai microfoni del TgR Umbria a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Universita' degli Studi di Perugia. Lo scienziato, ospite d'onore della cerimonia quasi a segnarne il ritorno ad ambienti prettamente accademici dopo le presenze succedutesi negli anni di esponenti politici nazionali, in riferimento al nuovo corso della storia americana legato all'avvento del nuovo presidente e soprattutto alla possibilita' della cultura di influire nella politica, ha aggiunto ''direi che siamo davanti ad un ritorno da parte degli Usa a quelli che sono i valori fondamentali basati sulla conoscenza, sulla cultura, sullo sviluppo, non dimentichiamo che oggi il dipartimento per l'Energia e' affidato a Steven Chu, mio collega carissimo che ha ricevuto il premio Nobel, quindi ci sono Paesi come l'America - ha ironizzato concludendo - dove i premi Nobel possono aiutare la politica''. Anche nella sua relazione, in occasione dell'inaugurazione del 701esimo anno dalla fondazione dello Studium Generale, dinanzi al senato accademico, Rubbia ha toccato i temi dell'energia e la necessita' di un maggiore coinvolgimento del Paese (sia mondo universitario, industria, ma in particolare i governanti - n.d.r.) su quelle rinnovabili. Condividi