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di Daniele Bovi Il corteggiamento è più intenso di quello dello sceicco Al Mansour nei confronti di Kakà. La location perfetta sarebbe quella di un caffè, con una tazza di tè bollente davanti. Oppure una panchina del newyorchese Central Park, set di indimenticabili film d'amore. Amor ch'a nullo amato amar perdona. "Amore mio, indimenticato, oggi che è il nostro anniversario, torniamo insieme". Questo sembra dire il prode Diliberto alle donne e agli uomini di Rifondazione. Oggi che è l'anniversario della fondazione del Pci. Il tono è da Bacio Perugina, da lettera d'amore: "Non abbiamo niente di cui vergognarci - ha dichiarato Diliberto alla web tv del partito, PdciTv - e dobbiamo rivendicare con orgoglio la nostra storia. Non per il passato ma perché vogliamo che quella tradizione, quella storia, quella cultura politica possa vivere ancor oggi. E in fondo è la nostra proposta, la riunificazione dei Comunisti, oggi divisi nella fase attuale della politica italiana. Per lo meno noi e Rifondazione Comunista che veniamo da una comune storia e abbiamo alle spalle una divisione, di cui io francamente non vedo più la ragioni già da qualche anno, proviamo a rimetterci insieme". Proviamo a rimetterci insieme. Sì insomma, abbiamo litigato, ho fatto una scappatella, ma ti prego amore, perdonami e scurdammoce u' passat. Come in tutti film d'amore, non può mancare però la figura di quello che ostacola la rinnovata comunione d'amorosi sensi. In questo caso il segretario regionale del Pdci Carpinelli. Per lui l'unità dei comunisti è superata. Non solo il matrimonio non s'ha da fare, ma neanche una notte di sesso. Che so, tanto per divertirsi. Condividi