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TERNI - "I primi segni di crisi produttiva, si sono manifestati nel secondo semestre del 2008 con una serie di interventi, fra i quali la riduzione della turnistica al Tubificio o l'uso della Cassa Integrazione Ordinaria, che hanno coinvolto pesantemente alcuni settori. Questo è quanto è avvenuto nell’Area del Caldo dell' AST o dell' ILSERV, dove si sono già pagate pesanti condizioni di lavoro, come la non riconferma dei contratti interinali. La stessa situazione si è registrata anche nelle ditte terze". Queste considerazioni sono contenute in un documento unitario sottoscritto dalla Rsu del Gruppo e Parteciate -ThyssenKrupp-Ast, unitamente ai sindacati di categoria Fim-Cisl - Fiom-Cgil - Uilm-Uil - Fismic - Ugl. Le stesse organizzazioni ritengono che la strategicità delle produzioni siderurgiche per l’Italia imponga interventi strutturali, pena la estromissione dal mercato. Le OO.SS. di categoria e le Rsu del Gruppo chiedono quindi che a tale crisi produttiva e di mercato, la multinazionale tedesca accetti un confronto e risponda con l’attivazione di programmi ed iniziative concordate per governare nel lungo periodo. Tale condizione è necessaria per il mantenimento dei attuali livelli occupazionali e per il proseguimento degli investimenti finalizzati ad ottenenre una maggiore efficienza ed una maggiore competitività delle produzioni. L’entità della crisi e la straordinaria situazione vissuta dal Gruppo e dall’insieme delle imprese operanti nel sito, impongono il rafforzamento delle relazioni industriali e il potenziamento dei livelli democratici di partecipazione. In questa fase di crisi, è necessario coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori per costruire gestioni solidali e trasparenti dove obiettivi e finalità siano condivisi e partecipati. Per tali ragioni le OO.SS. di categoria e le Rsu del Gruppo esprimono una ragionata e motivata critica in seguito al ripetersi di determinati comportamenti che hanno escluso le Rappresentanze dei Lavoratori in occasioni importanti, come negli incontri con i Rappresentanti del Governo Nazionale e dei vertici della Holding TK, i quali - come si è tentato di dire in queste ultime ore - nulla hanno di privato. La reiterata esclusione delle Forze Sociali è ancora più grave in una fase economico-industriale di profonda crisi, la quale necessita del pieno coinvolgimento di tutti come è già avvenuto in passato, in situazioni simili . La strada intrapresa di ridiscutere accordi esistenti ed operanti da tempo e la non disponibilità a rinegoziare l’integrativo aziendale, rappresentano scelte contraddittorie e preoccupanti per il mantenimento delle relazioni sindacali, a fronte di scelte unilaterali e incongruenti, tese a premiare alcuni lavoratori discriminandone altri e introducendo di conseguenza elementi di conflitto. Le Organizzazioni sottoscriventi respingono i contenuti della comunicazione Aziendale e si impegnano ad aprire una verifica dello stato di attuazione del Contratto integrativo in vigore, per poi procedere nei tempi e nei modi previsti, alla presentazione della nuova Piattaforma integrativa di Gruppo cosi come previsto dalle attuali norme contrattuali. Per questi motivi le Rsu del Gruppo e le OO.SS. di categoria chiedono urgentemente l’avvio di un confronto che permetta la definizione di attività in grado di rispondere alle emergenze organizzative per le diverse aziende e aree produttive, evitando che la situazione degeneri con gravi conseguenze per i lavoratori del Sito Siderurgico ternano. Condividi